5 cose da fare per far partire la propria iniziativa imprenditoriale nel mondo della programmazione col piede giusto

Sono tantissime le persone che sognano di cominciare a lavorare come programmatore. Si tratta di una delle professioni più richieste dal mercato e per formarsi non occorre portare a termine degli studi accademici, ma è sufficiente scegliere un corso specialistico come quello Hackademy organizzato da Aulab, una PMI italiana che da anni opera nel mondo della formazione informatica, che permette in appena 3 mesi di fare un’esperienza immersiva nell’ambito della programmazione web, con un approccio che privilegia l’aspetto pratico.
Una volta terminato il percorso formativo, che in realtà non finisce mai, visto che il settore tecnologico è in continuo divenire, a molti neo-programmatori potrebbe venire voglia di sfruttare le proprie conoscenze per far lanciarsi sul mercato con una propria proposta imprenditoriale. Fare i passi giusti consentirà di presentare al meglio i propri servizi e di attirare l’interesse di futuri clienti. Ecco alcuni consigli pratici.

lavorare-come-programmatore
1. Sito web di alto livello

Per un web developer questo aspetto potrebbe sembrare quasi ovvio, ma spesso ci si perde in tecnicismi perdendo di vista quelle che sono le finalità del sito stesso, ossia rappresentare al meglio i propri talenti e mettere in risalto i servizi offerti. Ovviamente se il sito è stato realizzato in maniera inappuntabile e con l’utilizzo delle ultimissime tecnologie, il cliente lo noterà e potrà quindi eventualmente ispirarsi ad esso per la realizzazione di un prodotto simile. L’importante è cercare di distinguersi dalla massa e battere una concorrenza sempre più agguerrita.

2. Marchio con logo accattivante

Il sito dovrebbe idealmente promuovere il proprio marchio. Pensare a un nome interessante che rappresenti la propria impresa non è una cosa banale. Serve qualcosa che sia originale ma che rimanga all’interno del contesto in cui si opera. Stesso discorso per il logo, che è il biglietto da visita della propria proposta imprenditoriale, quello che dovrebbe indurre un collegamento immediato al sito e ai servizi offerti.

3. Prezzi

Quando si deve decidere quanto far pagare il cliente per determinati servizi, è sempre consigliabile farsi un giro di ricognizione tra i siti concorrenti per avere un’idea di massima dei prezzi presenti sul mercato in quella particolare area geografica. Si può scegliere una strategia aggressiva, soprattutto all’inizio, ma non sempre i prezzi popolari sortiscono l’effetto sperato e inducono il cliente a pensare che il servizio offerto non sia di buon livello. 

4. Certificazioni e attestati

Inserire all’interno del sito una sezione in cui si mettono in risalto tutte le certificazioni ottenute durante il percorso formativo è fondamentale, perché dà la possibilità al cliente di capire con chi ha a che fare, e in occasione di lavori specifici, possono essere la testimonianza di una preparazione apposita e di alto livello

5. Strategia promozionale: social media, newsletter e community

Una volta messo a punto il proprio sito web corredato di marchio e logo, bisogna pensare a come promuovere il proprio business. Per farlo, meglio sfruttare pienamente le risorse della rete, soprattutto in ambito social. Basterà scegliere 3 o 4 piattaforme, quelle che si ritengono le più adatte in base al target di clientela a cui si vuole proporre i propri servizi, e cominciare a parlare di quello che si offre e del perché i servizi offerti meritano di essere presi in considerazione.
Un altro modo per attirare clienti è quello legato all’uso di newsletter. In questo caso lo step più difficile è quella di creare una mailing list corposa. All’inizio ci si dovrà accontentare degli indirizzi e-mail di parenti e amici, ma col tempo e tramite apposite iniziative promozionali, quella lista non potrà che allargarsi.
Infine, per farsi notare da possibili nuovi clienti, è possibile iscriversi a community attive nell’ambito in cui si cerca di operare, cercando di essere attivi, dando magari consigli tecnici e partecipando a discussioni su aspetti legati alla programmazione.