Bonus Tende da Sole 2023

Bonus Tende da Sole: anche per il 2023 è possibile richiedere l’agevolazione che permette l’installazione di schermature solari e chiusure mobili oscuranti (le classiche tende appunto).

La misura rientra nel pacchetto di agevolazioni finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica (Ecobonus) attraverso interventi strutturali. In questo articolo ci occuperemo in particolare del Bonus Tende da Sole, vedendo di cosa si tratta, come si richiede, i requisiti e i limiti.

Bonus Tende da Sole: cos’è e come funziona

Come accennato, il Bonus Tende da Sole è una misura agevolativa per l’installazione di dispositivi fotoprotettivi che consente di dedurre il 50% delle spese sostenute (anche se in alcuni casi è possibile, come spiegheremo a breve, dedurre fino al 110%) .

Si tratta, tuttavia, di un bonus soggetto a molti limiti.

Il primo riguarda il limite di spesa: l’agevolazione, infatti, si applica per spese sostenute fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro.

Essendo la detrazione pari al 50%, è possibile recuperare, in fase di dichiarazione dei redditi, la metà dell’importo delle spese sostenute, spalmate in 10 anni. Quindi, se si è speso (tra materiali e manodopera il montaggio delle nuove imposte e la rimozione delle vecchie – tutto incluso nel bonus) 30.000, si recupereranno 15.000 euro, ossia 1500 euro all’anno, per 10 anni.

Per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021, i contribuenti possono optare per una soluzione diversa dalla detrazione e precisamente possono scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura. Alternative queste che non valgono a partire dal 2023, dal momento che il Governo è intervenuto per porre loro uno stop, come spieghiamo in questo approfondimento.

Un secondo limite, invece, è inerente al tipo di edificio su cui viene effettuato il lavoro, che deve essere:

  • esistente, nel senso di accatastato o con richiesta di accatastamento in corso;
  • in regola con il pagamento dei tributi.

Altre limitazioni riguardano la tipologia di intervento e delle coperture da utilizzare.

Quali dispositivi installare e tipologie di intervento

Stando a quanto riportato da ENEA (agenzia Nazionale Efficienza Energetica) sono agevolabili l’acquisto e il montaggio di schermature solari e/o chiusure mobili oscuranti, come riportato nell’allegato M al D.Lgs. 311/2006, montate in modo solidale all’interno, all’esterno o integrate alla superficie vetrata.

Più nello specifico, le schermature devono essere:

  • non smontabili dall’utente;
  • a protezione di una superficie vetrata;
  • installate all’interno o all’esterno della superficie vetrata;
  • mobili e non fisse.

Specifiche indicazioni, poi, sono riportate differenziando le due principali tipologie di schermature.

Chiusure oscuranti

Le chiusure oscuranti (quali persiane, scuri, avvolgibili e tapparelle) possono essere montate in combinazione con le vetrate oppure a parte. Qualora si procedesse alla sostituzione delle stesse, le nuove devono possedere un valore di resistenza termica supplementare superiore a quella precedente in modo da consentire un risparmio energetico maggiore.

Schermature solari

Per quanto riguarda le schermature solari, quali tende da sole, veneziane, tende a rullo o tende a bracci, non devono essere montate rivolte a Nord, Nord-Est E Nord-Ovest (limite escluso, invece, per le chiusure oscuranti) e devono possedere un valore del fattore di trasmissione solare totale accoppiato al tipo di vetro della superficie vetrata inferiore o uguale a 0,35, un valore di riferimento derivante dal vetro tipo C secondo la norma UNI EN 14501. Devono essere rispettate, inoltre, le norme nazionali e locali vigenti in materia e tutti i prodotti devono contenere marchio certificato CE.

Bonus Tende da Sole 2023: a chi spetta?

L’agevolazione spetta a tutti coloro che non solo presentano la relativa domanda, ma siano anche in possesso dei seguenti requisiti:

  • sostengono spese di riqualificazione energetica;
  • possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio;
  • sono inquilini in affitto (con il permesso del proprietario);
  • sono comodatari;
  • sono titolari di aziende ed imprese;
  • utilizzano l’immobile per la propria attività professionale;
  • sono enti pubblici e privati che pagano l’IRES;
  • sono costituiti associazioni professionali;
  • abitano in case popolari.

 La documentazione

Come accennato, l’agevolazione è fruibile solo a seguito di presentazione della domanda da inoltrare all’ENEA.

A questo va inviata, nello specifico, un’apposita scheda descrittiva dell’intervento, entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori. La comunicazione può essere inviata attraverso il portale dedicato.

Fondamentale, inoltre, è conservare:

  • tutto ciò che attesti l’avvenuto pagamento, effettuabile solo tramite mezzi tracciabili (bonifico, fattura, ecc…) recanti la causale del versamento, gli estremi della norma agevolativa, il codice fiscale del beneficiario, numero e data della fattura e il numero di partita IVA o codice fiscale;
  • tutte le fatture delle spese effettuate;
  • tutti i documenti tecnici relativi al lavoro, quali scheda descrittiva dell’opera, riportante il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata dal soggetto beneficiario asseverazione del tecnico, schede tecniche dei componenti e attestazioni di prestazione;
  • nel caso dei condomini, copia della Delibera assembleare di approvazione dei lavori.

Bonus Tende e Superbonus

All’inizio di questo articolo si è fatto accenno alla possibilità di ottenere una detrazione totale delle spese, persino al 110%. In realtà questa percentuale dal 2023 è stata ridotta al 90%, con deroghe solo in casi eccezionali, per scoprire i quali rinviamo al nostro articolo dedicato al Supebonus 110: Novità 2023.

Ma quando questa possibilità è riconosciuta con il Bonus Tende?

La detrazione al 90% in questo caso è possibile se i lavori di installazione delle schermature solari vengono eseguite insieme ad altri interventi compresi nel Superbonus, ossia l’agevolazione spettante a chi esegue lavori di miglioramento energetico e antisismico ai quali è possibile associare ulteriori interventi, cosiddetti trainati, condotti a tal fine.

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