Brainstorming: cos’è e come funziona

brainstorming

Il Brainstorming è una riunione durante la quale tutti i partecipanti propongono idee e soluzioni creative per affrontare o risolvere una necessità dell’azienda, come ad esempio il calo delle vendite oppure la scelta del nome di un nuovo prodotto.

Definizione di Brainstorming

Letteralmente Brainstorming significa tempesta di cervelli ma chiaramente la definizione giusta è quella di una riunione in cui raccogliere le idee, oppure è diventato anche un sinonimo di lavorare in gruppo.

Il Brainstorming è nato con le agenzie di pubblicità ed è sempre stato usato dai creativi nella prima fase appena successiva al Brief (o Briefing) dove l’account presenta le necessità del cliente. Negli ultimi anni è stato sempre più applicato in qualsiasi settore lavorativo e non solo al marketing puro ma anche nella didattica, sia perchè in questo modo il Manager prende una decisione condivisa dal gruppo ma anche perchè il brainstorming può effettivamente stimolare il lavoro e portare allo sviluppo di nuove idee e soluzioni efficaci specialmente nelle aziende che puntano sull’innovazione.

Esempi di Brainstorming

Come si fa in pratica un Brainstorming? All’interno del gruppo che prende parte alla discussione (studenti, manager, clienti, etc) c’è sempre una persona che gestisce e guida la conversazione e in molti casi la riattiva perchè spesso il livello di concentrazione scende e la stanchezza o la noia prendono il sopravvento.

In genere durante il brainstorming la discussione è libera o ciascuno può parlare in qualsiasi momento prendendo spunto da quanto detto da un altro o partecipando aggiungendo elementi. Quello che si tende a fare nel brainstorming è dare delle risposte alla necessità che si sta cercando di risolvere.

Esempio pratico: un prodotto vende poco o ha avuto un calo delle vendite. Il brainstorming deve cercare di rispondere alla domanda: Come possiamo incrementare le vendite?

Come organizzare un Brainstorming

Per organizzare un brainstorming non serve molto, sono sufficienti due elementi come:

  • Lavagna

Strumento fondamentale, può essere tradizionale o digitale, l’importante è che ci sia, perchè aiuta a definire le linee guida all’inizio del brainstorming e può essere utile per riprendere il filo se la discussione si allontana dall’argomento chiave oppure può aiutare quando l’attenzione scende.

In alternativa si possono anche utilizzare gli strumenti gratuiti di Google Docs che lavorano molto bene in condivisione.

  • Portatile o Moleskine

Ciascun partecipante deve avere con sè un portatile o una moleskine dove prendere appunti.

mappa concettuale

Tecniche di Brainstorming

Chiaramente oltre ad esserci una persona che gioca il ruolo di conduttore del brainstorming, c’è la necessità di rendere profittevole e analitica la riunione, non ci si può limitare a lanciare frasi o idee a caso.

Per fare questo sono state sviluppate nel corso degli anni una serie di tecniche di brainstorming che si sono rivelate molto utili all’atto pratico e che hanno portato risultati concreti. Una di queste tecniche è la composizione di una mappa mentale che partendo dal focus iniziale aiuti a districarsi.

Per realizzare una mappa mentale (o mappa concettuale) ci sono dei tools online sia per Mac che per Windows, uno dei migliori è Xmind, che consente di realizzare mappe mentali con vari tipi di grafica e varie complessità.

La cosa bella di Xmind è che ha anche una galleria delle mappe concettuali fatte dagli altri utenti così si può prendere spunto e vedere le varie tipologie di organizzazione delle idee e dei concetti.

Durata del brainstorming

E’ importante che il brainstorming non duri molto ed è importante anche che si faccia una pausa di qualche minuto a metà della riunione, magari con un breve spuntino, serve a schiarirsi le idee e ricominciare con un livello di attenzione maggiore.

La persona che gestisce il Brainstorming dovrà alla fine raccogliere tutti i dati ed elaborarli per valutare le soluzioni proposte dalla riunione.

Come avere un Brainstorming Migliore

Per ottenere dei risultati migliori in un Brainstorming è utile utilizzare una nuova tecnica applicata da Hal Gregersen del MIT Leadership Center alla Harvard Business School che consiste nel porre domande invece di risposte: nuove domande generano nuove intuizioni e la discussione porta frutti maggiori oltre che essere più frizzante e meno noiosa per chi vi partecipa. In questo modo anche l’attenzione rimane sempre viva.

Con il brainstorming per domande ci si avventura in un territorio inesplorato che porta alla scoperta di una visione diversa del problema e si riesce ad analizzarlo e risolverlo meglio.

Come procedere?

Date al brainstorming un tempo limite molto stretto: 4 minuti. In questo lasso di tempo tutti ipartecipanti devono riuscire a porre (scrivendole) più domande possibili. Più le domande sono provocatorie e sorprendenti e meglio riesce la cosa.

Raccogli le domande, aggiungi le tue e studia quelle che possono portare a nuovi percorsi di analisi del problema.

Fai altri due turni di domande in un lasso di tempo diverso, sempre breve. Alla fine avrai stimolato il tuo gruppo di lavoro in maniera migliore rispetto al solito brainstorming noioso che porta poco frutto.