Guida Pratica al Business Plan per Start-Up

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Il Business Plan è il cuore di una nuova impresa, la prima cosa da fare quando si pensa di lanciare un prodotto o una start-up. In Italia non abbiamo ancora una mentalità e una cultura incentrata sul marketing a livello imprenditoriale, questo perché nella scuola non viene insegnato (o meglio non veniva insegnato) come sviluppare un business plan e perché è così importante.

Che tu sia un imprenditore in erba, intenzionato a lanciare una start-up, o un imprenditore esperto che voglia migliorare e gestire al meglio la propria azienda, il primo strumento da relizzare è proprio il Business Plan, ti aiuterà a definire gli obiettivi, ad organizzare la crescita e lo sviluppo dell’azienda e sarà per te una sorta di strada maestra da seguire per tutto il ciclo imprenditoriale. 

Perché il Business Plan è importante

In un’epoca di crisi economica e imprenditoriale come quella che stiamo vivendo, aprire una nuova attività e lanciarsi nel tanto affascinante quanto complicato mondo dell’impresa non è certo facile e ci vogliono, oggi più che mai, tanto coraggio e determinazione, oltre che, inutile a dirsi, idee innovative, efficaci e vincenti.

Occorre avere un Brand Positioning preciso e il business plan può aiutare a definirlo correttamente.

Nonostante il clima cupo che attualmente il mercato prospetta, però, numerosi sono gli imprenditori, aspiranti o già lanciati, che non demordono e si mostrano pronti e determinati a realizzare il proprio progetto imprenditoriale o, per quelli con un’azienda già avviata, a svilupparlo e incrementarlo con nuove proposte e iniziative, volte a far crescere gli utili e migliorare l’immagine della propria impresa.

Nel mondo imprenditoriale si sente spesso parlare di business plan per start up ma non tutti hanno un’idea precisa di cosa si tratti, a cosa serva e, soprattutto, delle varie linee guida indispensabili per redigere tale documento, in modo che esso risulti chiaro, conciso ed efficace, in una sola parola, vincente.

In questa guida al business plan, perciò, ti daremo chiarimenti e dritte in questo senso, che potranno esserti utili se anche tu hai intenzione di realizzare una tua idea d’impresa o di migliorare l’attività che già possiedi.

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A cosa serve il Business Plan

Il Businessplan è un documento programmatico, analitico e strategico di un’azienda, uno strumento di gestione fondamentale, dalle seguenti finalità:

  • definire strategie e obiettivi dell’impresa, individuando le tappe da seguire nel breve e medio termine per poter raggiungere gli obiettivi di lungo termine, come una bussola che permetta alla squadra aziendale di non perdere mai la rotta;
  • chiarire pro e contro del progetto imprenditoriale, in modo da aver ben chiari, mettendoli nero su bianco, gli aspetti realizzabili e vincenti della propria idea di business e quelli che, invece, vanno abbandonati o, quantomeno, modificati;
  • mettere a punto un’analisi e una conseguente strategia finanziaria, riportando nel dettaglio le informazioni relative al fabbisogno finanziario netto dell’azienda e, di conseguenza, le fonti di finanziamento a cui attingere per coprire quel fabbisogno (la principale utilità del business plan, infatti, sta proprio nel riuscire a convincere i propri finanziatori della validità del proprio progetto imprenditoriale);
  • convincere potenziali finanziatori o soci a partecipare al proprio modello di business, oltre che instaurare rapporti duraturi con fornitori, clienti e distributori.

Il Modello di Business Plan

Tieni presente, però, che il business plan non è un documento utile solo per iniziare una nuova attività imprenditoriale, ma, anzi, esso è uno strumento di gestione indispensabile anche alle aziende già avviate, un documento “dinamico” che si aggiorna ogni qual volta cambino obiettivi dell’azienda e interessi del mercato e che fornisce una guida per poter pilotare la propria azienda in maniera efficace e consapevole.

Ma come si scrive un business plan efficace?

Non esiste un modello standard e unico di tale documento, in quanto le sue caratteristiche variano a seconda del settore industriale coinvolto, del tipo di impresa che si intende costruire e delle diverse contingenze del momento, del luogo e della situazione in generale.

Spesso il brainstorming consente di definire meglio le priorità e può aiutare nel regidere un business plan efficace.

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Possiamo, però, indicarti delle linee guida, degli elementi fondamentali che non possono mancare in un business plan, qualunque sia l’idea di impresa alla sua base:

  • Executive Summary: è la parte più importante del business plan, un’ introduzione che deve contenere, in poche pagine, un sunto chiaro ed esaustivo del progetto imprenditoriale, indicando i prodotti o servizi che si intende realizzare/fornire e il target di mercato a cui ci si rivolge. L’executive summary è ciò che deve convincere, a primo acchito, potenziali soci o investitori della validità della propria proposta d’impresa: per tale motivo, esso deve essere interessante, chiaro e sintetico, corretto sul piano ortografico e grammaticale, conciso e semplice, con uno stile serio e professionale e contenuti non ambigui e supportati da dati reali.
  • Presentazione dell’azienda: è il cuore del business plan, dove si spiega in maniera dettagliata la natura della propria azienda: la mission, ovvero gli obiettivi che si vuole raggiungere, il settore e il mercato in cui ci si inserisce, l’offerta, il tipo di impresa che si intende realizzare, se industriale, di commercio al dettaglio o di servizi, la forma giuridica, l’aspetto locale o multinazionale. In questa fase, occorre esporre punti di forza e aspetti critici dell’impresa (punti di forza e debolezza), esponendo in modo chiaro e puntuale come si intende superare questi ultimi e sfruttare i primi al fine di raggiungere la meta prefissata, utilizzando la cosiddetta Swot Analysis.
  • Descrizione dei prodotti/servizi: in questa parte del business plan devi illustrare in maniera dettagliata il prodotto o servizio che la tua impresa vuole offrire ai potenziali clienti, ponendo l’attenzione soprattutto sull’originalità e competitività di quest’ultimo rispetto a quelli già presenti sul mercato e elencandone le caratteristiche materiali, le sue funzioni e utilità, i costi ed eventuali evoluzioni future.
  • Analisi di settore e di mercato: fondamentale per un business plan efficace e completo l’analisi del settore industriale in cui l’azienda opererà, o opera, i suoi vantaggi competitivi, i fattori di successo e le possibili criticità. A seguito di tale analisi, risulta altrettanto indispensabile realizzare un’attenta elaborazione dei dati inerenti al mercato in cui l’impresa si colloca con la sua offerta, le caratteristiche del target di riferimento e l’analisi della concorrenza (cioè dei competitors diretti).
  • Piano di marketing: consiste nelle strategie concrete che si pensa di mettere in atto per raggiungere gli obiettivi prefissati e, quindi, il proprio target di mercato. Queste vanno esposte in maniera dettagliata, tenendo conto della tipologia di prodotti offerti, dei potenziali clienti, dei prezzi, della distribuzione e, soprattutto, della promozione dei prodotti, attraverso comunicazione e pubblicità.
  • Struttura organizzativa: in questa fase del business plan, devi presentare la struttura del management della tua azienda (se particolarmente strutturato, puoi servirti anche di un organigramma), indicando le specifiche funzioni aziendali, le competenze necessarie a svolgere ciascuna di esse e, soprattutto, le persone, ovvero i componenti chiave del management aziendale, descrivendone sinteticamente i curricula (titolo di studio, esperienze pregresse, successi conseguiti). Sono le persone, infatti, più ancora della stessa idea, a fare la differenza per il successo dell’impresa.
  • Piano operativo: è la descrizione dettagliata dei processi e delle strategie che dovranno mettere in pratica l’idea imprenditoriale. In particolare, ci si soffermerà su: produzione (risorse e processi utilizzati per ottenere il risultato finale), ricerca e sviluppo del prodotto, per mantenerne la competitività sul mercato, assistenza post-vendita, fondamentale per fidelizzare il cliente, fattori esterni che possono influenzare l’attività produttiva (cambiamento dei costi delle materie prime e della manodopera, dei gusti e delle abitudini dei consumatori, della tecnologia utilizzata, della normativa di settore).

L’ Analisi Finanziaria

L’ultimo punto del Business Plan è fondamentale e riguarda l’Analisi finanziaria: si tratta probabilmente della parte più importante, oltre che della più complicata da elaborare, se il principale scopo del tuo business plan, come spesso avviene, è di trovare dei finanziatori al tuo progetto imprenditoriale.

Qui, infatti, occorre fornire dettagliatamente tutte le informazioni relative ai capitali necessari per avviare e sviluppare la tua impresa, le fonti di finanziamento a cui intendi attingere, i tempi e le modalità di copertura dei costi, il probabile flusso di cassa generato. Tali previsioni finanziarie, ovviamente, devono essere realistiche e supportate da dati certi.

Come scrivere un Business Plan

Non dimenticare, infine, che anche se i contenuti sono un aspetto fondamentale del business plan, come di qualsiasi altro documento, altrettanto importante è anche la forma del testo, in quanto un documento scritto in stile poco chiaro, ambiguo, contorto o, peggio, errato dal punto di vista ortografico e grammaticale e con dei refusi, inficerà di conseguenza anche la comprensione dello stesso suo contenuto.

Nella stesura del tuo business plan, perciò, concentrati anche sullo stile di scrittura, redigendo un testo chiaro, lineare e corretto, che possa attrarre e conquistare i tuoi interlocutori, siano essi potenziali soci o investitori.

Pensa anche all’ eventualità di coinvolgere un copywriter nella stesura del tuo testo perché darai subito l’impressione di professionalità ai tuoi futuri finanziatori.