Come affrontare un colloquio di lavoro

come affrontare un colloquio di lavoro

Il primo fondamentale obiettivo di tutti gli aspiranti lavoratori nella scalata ricca di ostacoli verso il mondo del lavoro è quello di superare brillantemente il colloquio di lavoro, ottenuto grazie a una costante e impegnativa ricerca e all’invio del curriculum vitae.

Affrontare e superare il colloquio di lavoro

Il superamento del colloquio conoscitivo, infatti, può aprire le porte del tanto agognato posto di lavoro ed è per questo che non bisogna mai farsi cogliere impreparati se si riceve la fatidica chiamata di risposta alla propria candidatura e che è fondamentale capire come affrontare tale colloquio al meglio, per raggiungere il risultato sperato.

In questa guida, quindi, vogliamo fornirti alcuni consigli e suggerimenti su come affrontare efficacemente un colloquio di lavoro e riuscire, alla fine, a conquistare il recruiter che avrai di fronte, con l’obiettivo finale di farti assumere dall’azienda.

Non ti forniremo certo una ricetta magica per ottenere un lavoro, anche perché, purtroppo, non esiste, ma ti indicheremo tutta una serie di comportamenti, atteggiamenti, domande e risposte tipo che dovrai tenere a mente (e cose, invece, da evitare) se vorrai sostenere con successo il tuo colloquio di lavoro.

Devi sapere infatti che il responsabile delle risorse umane che avrai davanti a te durante il colloquio di lavoro ha la responsabilità di trovare per l’azienda il candidato ideale e quindi devi riuscire anzitutto ad entrare in empatia con lui o lei e poi a far risaltare le tue competenze e i tuoi plus lavorativi.

Come prepararsi per il colloquio di lavoro

Il primo passo da fare riguarda la preparazione al colloquio: proprio come per un qualsiasi esame, infatti, anche per un colloquio professionale è fondamentale prepararsi al meglio prima di affrontarlo.

Una buona preparazione pre-colloquio, infatti, ti aiuterà a sentirti più tranquillo, sereno e a tuo agio al momento del confronto (il nervosismo e l’ansia non sono per nulla un buon biglietto da visita per il tuo interlocutore, per non parlare del fatto che si tratta dei principali fattori di cedimento e fallimento di qualsiasi tipo di prova, se eccessivi) e ti servirà anche per dimostrare al tuo intervistatore il vivo interesse e la forte motivazione che nutri per la posizione lavorativa offerta e per l’azienda stessa.

In che modo prepararsi ad un colloquio di lavoro? Puoi seguire i seguenti accorgimenti:

  • Fai ricerche, su internet, nei social network, sui giornali, per informarti bene sugli aspetti principali dell’azienda presso cui aspiri a lavorare, sulla sua mission e la sua vision, i dati storici, la struttura interna, l’ambiente di lavoro, sulla job description (studiala bene per capire quali competenze, professionali e personali, il selezionatore ricerca e come puoi rispondere, con le tue skills e le tue caratteristiche personali, alla sua richiesta) e, perché no, informati anche su colui o coloro che probabilmente ti esamineranno, cercando di capire, magari attraverso i loro profili social, che tipo di persone sono e cosa potrebbero cercare e apprezzare in un candidato.

 

  • Confrontati, con un amico o, ancora meglio, con un esperto del settore, per chiedere consigli preziosi a chi ne sa più di te, o a chi ci è già passato diverse volte, e per esercitarti sul discorso da fare, le risposte più adatte da dare e le domande più intelligenti da porre, in modo da fare pratica con un interlocutore, avere un secondo parere e poterti, così, sentire più sereno e pronto al momento del colloquio.

 

  • Preparati sulle risposte alle domande più comuni in sede di colloquio professionale: ci sono, infatti, alcune domande che tutti gli intervistatori pongono ai candidati durante un colloquio conoscitivo, come i tuoi punti di forza e di debolezza, la tua motivazione per l’impiego per il quale ti sei candidato, perché pensi di essere adatto a quella posizione, come ti comporti in situazioni di team working, la tua capacità di problem solving. È bene, perciò, che ti prepari per tempo a rispondere nel miglior modo possibile a queste domande, cercando di mettere in rilievo, nelle risposte, le tue principali abilità, tecniche, professionali e personali, soffermandoti, in particolar modo, su quelle più adatte alla posizione che aspiri a ricoprire, precisando gli aspetti del tuo carattere o del tuo profilo professionale che intendi migliorare (l’onestà e l’umiltà sono caratteristiche fortemente apprezzate!) e supportando le tue affermazioni con esempi ed esperienze reali.

 

  • Pensa alcune domande che tu sottoporrai al tuo intervistatore: è importante, infatti, farsi vedere realmente interessati alla mansione per cui ci si è candidati, oltre che curiosi e proattivi. Fai domande riguardo gli aspetti più particolari dell’azienda e dell’impiego, quelli che non avresti potuto conoscere tramite una semplice ricerca, sulle persone con cui avrai maggiormente a che fare e sulle possibilità di crescita all’interno dell’azienda, mostrando ambizione e volontà di far parte a lungo della loro squadra. Evita, invece, domande su stipendio, ferie, ecc., che potrebbero risultare inopportune in questa fase iniziale di selezione.

Cosa fare e cosa evitare al colloquio

Dopo questa prima fase preparatoria, da non prendere assolutamente alla leggera, ecco che arriva il momento fatidico del colloquio di lavoro. Come affrontarlo? Di seguito ti presentiamo una lista di cose da fare o da evitare in sede di colloquio:

  • vestiti in maniera appropriata, con una mise semplice, elegante e sobria (giacca e cravatta non appariscenti per gli uomini, tubino o pantaloni classici e camicia per le donne), perché l’abito, in questo caso, “fa il monaco”;
  • presentati in anticipo,  almeno di 15-20 minuti, in modo da non arrivare nervoso o trafelato e mostrare serietà e professionalità;
  • mostrati calmo, sicuro di te, professionale, entusiasta, senza forzature, assumi una postura corretta e evita di gesticolare troppo con le mani e mostrarti nervoso o impaziente;
  • sottolinea le tue abilità e competenze ma non sfociare mai nella presunzione e riporta esempi concreti per dimostrarle;
  • sii cordiale e educato, non solo col tuo esaminatore ma anche con i potenziali futuri colleghi che potresti incontrare e non dimenticare di ringraziare il tuo intervistatore alla fine del colloquio per il tempo dedicatoti;
  • non dimenticare di porre le domande precedentemente preparate al tuo esaminatore, utili a dimostrargli il tuo reale interesse per la posizione lavorativa offerta e che potranno effettivamente servirti per valutare il lavoro e l’ambiente lavorativo e prendere una decisione, nel caso il colloquio andasse a buon fine, ma evita domande troppo personali, che potrebbero indispettire il recruiter.

Dopo il colloquio

Una volta conclusosi il colloquio, non demordere e non arrenderti se non avrai risposte positive ma continua a procacciarti colloqui perché il miglior modo per sostenere un colloquio di lavoro di successo è imparare dagli errori commessi in colloqui precedenti. Più colloqui farai, quindi, e più aumenteranno le tue possibilità di superarli e trovare, finalmente, il lavoro che cercavi.