Come aprire una Fondazione

 

Costituire una FondazioneNel mondo degli affari sia bancari che di imprese si sente sempre più spesso parlare di fondazioni cioè organizzazioni costituite ad hoc per aiutare una comunità ed investire su di essa, oppure promuovere una disciplina culturale.

Le fondazioni nascono infatti per migliorare un territorio circoscritto e sono legate alla città o la regione in cui nascono e operano attraverso opere di beneficenza e organizzazione di eventi di vario genere.

La Fondazione è quindi una cosa completamente diversa da un’associazione di imprenditori o privati, da una onlus o da una società con partita iva e non può essere costituita online come le srls ma comporta delle norme ben precise e l’iter va seguito da un notaio.

Cos’è e come funziona una Fondazione

Le Fondazioni possono essere d’Impresa o Familiari: in questa guida vedremo le differenze e capiremo come e in che modo è possibile aprire una Fondazione e quali costi comporta.

Possiamo dire subito che costituire una Fondazione potrebbe sembrare complicato, in realtà non è così.

Quello che serve infatti è principalmente avere delle idee chiare sullo scopo della stessa: esistono vari tipologie di fondazione che possono essere istituite ed ognuna è diversa e con un carattere personale e dedicato.

La prima cosa da sapere riguardo alle fondazioni è che sono uno strumento giuridico che una singola persona o più persone possono realizzare per realizzare e seguire uno scopo che si possa considerare utile per la comunità e per la socialità.

Per ottenere informazioni e risorse giuridiche sulla Costituzione di una FOndazioen, si può consultare il sito Italia Non Profit.

Destinazione del Patrimonio

Chi decidere di costituire una fondazione deve destinare un patrimonio allo scopo che ritengono sia socialmente utile.

In realtà la fondazione è uno strumento molto particolare che consente di avere una natura molto flessibile e camaleontica questo principalmente perché lo scopo della fondazione e il motivo che spinge una o più persone ad aprire una fondazione può essere di varia natura.

Infatti una o più persone decidono di aprire una fondazione per perseguire scopi filantropici, ricordare il proprio nome o quello di una persona che non c’è più, impegnarsi nel miglioramento di una comunità o di una socialità in maniera discreta o semplicemente per un tornaconto personale migliorando l’immagine di sé o della propria azienda.

La scelta dello scopo della Fondazione sarà comunque la cosa più importante da tenere in considerazione anche perché gli obiettivi della stessa saranno indissolubilmente legati allo scopo della fondazione.

La fondazione può definirsi come un patrimonio vincolato al raggiungimento di uno scopo e quest’ultimo, all’interno di una fondazione, è la cosa più difficile da cambiare ed è vincolato ai limiti che il fondatore ha messo sullo stesso. La scelta dello scopo determinerà anche la materia di competenza della fondazione.

L’individuazione della materia permette alla fondazione di ottenere oltre al riconoscimento giuridico regionale (questo è possibile solamente quando la materia fa parte delle materie trasferite per competenza dalla conferenza Stato Regioni), assistenza sanitaria, beneficenza pubblica, assistenza scolastica, beni culturali, trasporti, viabilità e artigianato. Inoltre la materia consente di individuare l’autorità di competenza che vigilerà in caso di riconoscimento giuridico nazionale.

Sede legale della Fondazione

Una volta affrontati i primi step bisognerà redigere l’atto costitutivo della fondazione.

La prima cosa da fare sarà quella di scegliere una sede legale che può essere sia una sede operativa che una sede amministrativa; questo passaggio sarà necessario per individuare la competenza della Prefettura o della regione a seconda si abbia un riconoscimento giuridico nazionale o regionale.

Successivamente bisognerà scegliere un nome per la fondazione.

Il nome è assolutamente libero anche se di solito è sempre preceduto dalla parola fondazione e da una brevissima descrizione dello scopo. Al pari di ogni organizzazione anche la fondazione ha bisogno di uno statuto un’ insieme di norme e regole che disciplinano la vita, l’attività e la struttura della fondazione.

Questo esprime nient’altro che la volontà del fondatore.

Il codice civile non stabilisce in modo puntuale e preciso ciò che deve contenere lo statuto ma semplicemente stabilisce che “l’atto costitutivo e lo statuto devono contenere la denominazione dell’ente, l’indicazione dello scopo, del patrimonio e della sede, nonché le norme sull’ordinamento e sulla amministrazione. … i criteri e le modalità di erogazione delle rendite”.

Una volta scritto e compilato lo statuto si passa all’atto costitutivo ossia un atto pubblico con cui vengono individuati tutti gli elementi della fondazione: le nomine, le cariche istituzionali. L’atto costitutivo deve essere redatto da un notaio.

Fondazione vs Associazione: i costi

La differenza principale tra una fondazione e un’associazione è il conferimento di personalità giuridica, in Caso di associazione, ad un complesso di persone mentre nelle fondazioni ad un insieme di beni che vengono destinati al raggiungimento di uno scopo.

Per quanto riguarda le fondazioni quindi l’aspetto principale è il patrimonio che viene destinato al raggiungimento dello scopo stesso.

Per capire i costi che comporta la costituzione di una fondazione bisogna distinguere prima di tutto due fattori:

  • il costo della costituzione della fondazione stessa
  • il costo del patrimonio necessario per ottenere il riconoscimento giuridico

Queste due cose vanno tenute distinte e separate quando si vuole conoscere il costo di apertura di una fondazione.

Il primo aspetto si riferisce ad un costo variabile. Questo dipenderà infatti dal tipo di professionista o di professionisti che seguiranno la costituzione dell’atto. Per quanto riguarda il secondo aspetto si può dire che anch’esso è variabile. Il fattore discriminante sarà prima di tutto il tipo di riconoscimento giuridico che si richiederà. Varia infatti se si richiede il riconoscimento giuridico in Regione o in Prefettura.

Questo significa che le Prefetture avranno un’ampia discrezionalità.

Le Regioni hanno invece stabilito con certezza, attraverso un decreto il patrimonio necessario per il riconoscimento giuridico: ad esempio per la Regione Lombardia ammonta a 52 mila € mentre per il Piemonte a 77 mila €.

Solitamente oltre al patrimonio viene richiesto anche un minimo di cassa per la gestione delle spese ordinarie.

Agevolazioni alle Fondazioni

Chi possiede una fondazione non accede a benefici fiscali particolari ma è la stessa fondazione, dopo essere stata riconosciuta, che dà possibilità di agevolazioni fiscali e accesso a regimi di tassazione agevolati.

Un privato che detiene una fondazione può produrre utili (l’attività deve essere ovviamente lecita e gli utili non devono essere distribuiti): la prassi comunque impone di accertare da dove provengono gli utili e quale quota deriva da attività commerciale.

Nel caso l’ultima parte superi quella istituzionale vengono applicati i canoni fiscali previsti per il reddito di impresa e occorre inserirli nella dichiarazione dei redditi.

Sono comunque gli amministratori che hanno potere decisionale sul tipo di attività da esercitare e le attività scelte devono essere comunque afferenti al perseguimento dello scopo della Fondazione.

Come Costituire una Fondazione

Fatte queste premesse, il nostro suggerimento è quello di rivolgersi ad un legale al quale spiegheremo le nostre esigenze e fini filantropici: sarà lui a valutare se la Fondazione può essere lo strumento adeguato alle nostre esigenze.

In caso affermativo, per costituire una fondazione in Italia c’è bisogno di alcuni passaggi puramente burocratici, che sono:

  • L’ Atto della Fondazione (Statuto ed Atto Costitutivo della Fondazione redatto da un notaio a norma di legge)
  • Riconoscimento della Fondazione presso la Regione o la Prefettura di competenza, a seconda della tipologia di fondazione costituita e del suo raggio d’azione