Come fare il CUD Online

CUD 2018

Il Cud è il modello che viene fornito dalle aziende, dagli enti previdenziali come l’Inps, e dai committenti a tutti i lavoratori, i pensionati e i lavoratori autonomi. Il CUD dev’essere consegnato al lavoratore entro il 31 marzo del 2018.

All’interno del Cud vengono segnalati tutti i redditi che sono stati percepiti dal lavoratore durante l’anno precedente. Quindi se hai lavorato nel 2017, entro il 31 marzo del 2018 dovrai avere il tuo CUD.

Il CUD, dal 2015 ha un nuovo nome ossia CU (certificazione unica), nonostante il cambio del nome comunque non cambia la sostanza del documento.

Questo documento, dopo che lo si è ricevuto è necessario a effettuare la dichiarazione dei redditi. In questo modo è possibile consegnare il modello al proprio consulente, oppure la si può utilizzare per riuscire a fare il 730 o l’Unico precompilato.

Cos’è il CUD o CU?

Ma cos’è esattamente la Certificazione Unica? Questo è un documento che è in grado di fornire tutte le indicazioni sul reddito che il lavoratore, pensionato o autonomo ha percepito durante il 2017.

All’interno di questo documento è possibile trovare:

  • I redditi da lavoro dipendente che siano assimilati o equiparati
  • I redditi che si percepiscono dalla pensione
  • I vari redditi, le provvigioni e i redditi diversi che si sono percepiti come lavoratore autonomo

La certificazione unica non viene prodotta per chi opera nel commercio o ha un’azienda in proprio in questo caso, infatti, bisogna semplicemente fare la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre del 2018.

CUD: a cosa serve?

Il CUD o Certificazione Unica permette dunque a tutti i lavoratori dipendenti sia del settore pubblico e privato, i pensionati e i lavoratori autonomi. Tutti coloro che hanno un reddito che dipende da altri dunque dev’essere obbligatoriamente certificato di anno in anno.

Anche chi percepisce sia redditi da lavoro dipendente sia pensioni (ad esempio per invalidità) dovrà ottenere più certificazione uniche.

Dopo aver ottenuto le varie certificazioni uniche, queste al contempo verranno inviate anche all’Agenzia delle Entrate. Grazie al ricevimento della certificazione unica l’Agenzia delle Entrate può caricare i modelli sul sito e poi può provvedere alla compilazione delle dichiarazioni precompilate.

Tra le dichiarazioni precompilate che si possono trovare online ci sono: Il modello 730 e l’Unico precompilato.

Se non si vuole chiedere la certificazione precompilata è possibile scegliere di portare questo modello al Caf, al Patronato o al commercialista. Questi poi utilizzeranno la Certificazione Unica per la compilazione del 730 e dell’Unico.

Quali dati è possibile leggere sul CUD?

All’interno del CUD è possibile rintracciare diversi dati. Questi devono essere obbligatoriamente riportati nella certificazione.

Nel fascicolo del CU è possibile trovare:

I dati che servono a identificare il sostituto d’imposta quindi: nome e cognome per le persone fisiche, denominazione e ragione sociale per i lavoratori autonomi, e infine il codice fiscale.

Oltre ai dati anagrafici all’interno del nuovo modello del CUD è possibile trovare:

  • Il totale delle somme che sono state percepite durante il 2017
  • Per i lavoratori autonomi, il totale del lavoro commissionato dall’azienda
  • Ritenute fiscali
  • Contributi assistenziali e previdenziali che sono dovuti
  • La scelta per destinare l’8 per mille, il 5 per mille e il 2 per mille

Su questo documento sono presenti anche i familiari a carico, ossia quelli che si percepiscono per i figli, per il coniuge, per i figli disabili. Per ogni familiare sul documento saranno riportati: il codice fiscale, il numero dei mesi a carico, la percentuale che spetta per la detrazione, se si deve avere una potenziale detrazione del 100% per l’affido dei figli, oppure tutti gli assegni che si percepiscono per le famiglie numerose.

Infine, sul CUD è possibile trovare:

  • I crediti che non sono stati rimborsati
  • Gli oneri deducibili e detraibili
  • Le somme che vengono liquidate per una procedura di pignoramento presso terzi
  • Somme che vengono corrisposte per indennità e altri interessi
  • I soldi ricevuti annualmente con il bonus degli 80 euro di Renzi

Come consultare il proprio Cud online?

Alcuni enti prevedono il rilascio e la consultazione del CUD online. Attraverso le piattaforme telematiche è possibile dunque riuscire a ottenere il CUD sia dell’Inps sia quello rilasciato da alcuni datori di lavoro. Questo una volta consultato online può essere poi stampato direttamente dal proprio PC e anche in più copie.

Per consultare il proprio Cud online nel caso in cui si lavori per la pubblica amministrazione è possibile accedere al portale NoiPA.

Questo è il portale della pubblica amministrazione che permette al lavoratore di consultare sia le buste paga mensili sia il CUD.

Invece, se si deve visualizzare il Cud Online rilasciato dall’Inps allora bisognerà accedere ai Servizi online e successivamente autentificarsi con il pin e accedere al Fascicolo previdenziale per il cittadino.

Bisogna ricordare che l’omissione del rilascio del CUD prevede una sanzione amministrativa che va dai 258 euro ai 2065 euro.

CUD per Colf e Badanti: quando bisogna consegnarlo?

Oltre che per i lavoratori autonomi, il CUD dev’essere consegnato anche a tutti i collaboratori domestici. A differenza di quello per i lavoratori, la Certificazione Unica per le colf e le badanti va rilasciata entro un mese dalla data di scadenza della dichiarazione dei redditi.

La dichiarazione dei redditi poi andrà effettuata entro il 31 ottobre nel caso in cui si opti per il modello precompilato.

All’interno della dichiarazione sostitutiva per il CUD colf, bisogna indicare tutte le somme che sono state date al proprio collaboratore domestico durante il 2017, oltre che tutti i dati anagrafici e il codice fiscale del dipendente.