Come Lavorare in Comune senza Concorso

Lavorare nella Pubblica Amministrazione, quale ad esempio il proprio comune, è per molti un’aspirazione. La sicurezza di un posto stabile (anche se non sempre è così) e di uno stipendio sicuro, spingono molti giovani a tentare questa carriera, per accedere alla quale è tuttavia necessario superare un concorso pubblico, come stabilito da Costituzione (art.37).

Esiste la possibilità di derogare a tale articolo? Ossia, è possibile essere assunti nella PA o in comune senza concorso?

In questo articolo risponderemo a questa domanda che sicuramente suscita la curiosità di molti, ma che, nei fatti, interessa una platea circoscritta di soggetti. 

In questo articolo ti forniremo tutte le informazioni necessarie su come lavorare in comune senza concorso, chi può farlo, quali sono i requisiti e quali sono i lavori che possono essere svolti.

Lavorare in comune senza concorso: si può fare?

Stando a quanto stabilito dall’art.37 della Costituzione, sopra citato, l’accesso alla PA è consentito in ogni caso tramite superamento di un pubblico concorso o per mobilità da altri enti. Esiste però una deroga a questa norma. Ci sono delle situazioni, infatti, in cui un comune può assumere personale senza bandire un concorso pubblico. Si tratta dei casi in cui ad essere assunti sono specifiche categorie sociali protette e nello specifico:

  • invalidi civili;
  • Testimoni di giustizia;
  • Coniugi superstiti di vittime sul lavoro.

Vale a dire, sono tutte quelle categorie protette per favorire l’accesso al mondo del lavoro alle quali la legge prevede una percentuale obbligatoria di posti disponibili, tanto nel settore privato quanto in quello pubblico.

Percentuali di lavoratori appartenenti alle categorie protette

In base a tale obbligo di assunzione, la normativa prevede determinate quote di posti da mettere a disposizione riservati alla categorie protette. Più precisamente:

  • il 7% del totale del personale presente, in contesti lavorativi con oltre i 50 dipendenti;
  • 2 lavoratori appartenenti alle categorie protette se il numero complessivo dipendenti è compreso tra i 36 e i 50.
  • Almeno 1 lavoratore con un numero di dipendenti compreso tra 15 e 35 unità.

Se il comune si trova ad avere scoperta questa quota, può procedere ad un’assunzione diretta senza bando di concorso, ma solo se la mansione da ricoprire prevede un grado d’istruzione comprendente solo la scuola dell’obbligo. Qualora il comune non proceda ad alcuna assunzione, ad attivarsi sarà invece il centro dell’impiego territorialmente competente

Categorie Protette: tipologie e requisiti

L’accesso ad una posizione lavorativa all’interno del comune senza concorso per le tipologie di categorie protette sopra menzionate avviene secondo iter diversi, anche se rispondenti quasi sempre ai medesimi requisiti. Vediamo, allora, nel dettaglio queste categorie.

Persone con disabilità

Si tratta in questo caso di una categoria che ricomprende diversi gradi di invalidità, ma che rispondono allo stesso diritto all’assunzione nella PA prevista dall’art.35 del DL n.165/2001:

  • invalidi civili, ossia i soggetti ai quali è stata riconosciuta un’invalidità superiore al 45% dovuta a minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali o portatrici di handicap intellettivo)e per questo percettori di assegno ordinario di invalidità;
  • invalidi del lavoro con percentuale d’invalidità superiore al 33%;
  • non vedenti o sordi;
  • invalidi di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi per servizio.

La loro assunzione senza concorso è subordinata all’avviamento del Centro per l’impiego, purché:

  • abbiano raggiunto la maggiore età;
  • siano assunti per impieghi che presuppongono come titolo di studio quello della scuola dell’obbligo.

Assunzioni con chiamata nominativa

Tra le categorie protette assumibili in comune senza contratto rientra un gruppo per il quale vige la cosiddetta chiamata nominativa, ossia una procedura d’ufficio che scatta quando un’impresa o un ente su cui vige l’obbligo di assunzione di una quota di disabili non vi adempie. Nel nostro caso la chiamata nominativa scatta a favore di:

  • Vittime del terrorismo e della criminalità organizzata;
  • Vittime del dovere e gli orfani dei morti per fatto di lavoro;
  • Coniugi superstiti dei morti sul lavoro;
  • Testimoni di giustizia.

L’esternalizzazione

Un caso particolare di assunzione in comune senza contratto è quella riguardante la cosiddetta esternalizzazione, ossia quando si viene assunti con un contratto di lavoro a tempo determinato o a progetto oppure nei casi in cui siano richieste una prestazione specifica, una collaborazione esterna o una prestazione d’opera intellettuale.

In tutti questi casi il rapporto con la PA o il comune termina allo scadere del contratto, del progetto o della richiesta di intervento prevista, con possibilità di proroga del rapporto solo nel caso in cui il progetto o il lavoro avviato non siano terminati.

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