Euribor: guida ai tassi

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Siete in procinto di comprare casa e accendere il vostro mutuo? Non sapete quale scegliere o quale tipo di tasso scegliere per risparmiare un bel po’ di soldi? Qui di seguito illustreremo uno dei due principali tassi di interesse fondamentali da conoscere per risparmiare un bel gruzzoletto e dormire sonni tranquilli. Stiamo parlando del Tasso Euribor.

Euribor: che cos’è?

Il tasso di interesse Euribor (Euro Inter Bank Offered Rate) è un tasso di interesse interbancario al quale le maggiori banche si scambiano tra loro depositi in euro con determinate scadenze. L’Euribor è un tasso di interesse variabile ed è calcolato ogni giorno sin dal 1999, ovvero da quando è stato introdotto l’euro.

È uno dei tassi più rilevante utilizzato per l’economia e per gli utilizzatori di servizi bancari e finanziari. Nel primo caso è molto importante perché riflette le prospettive economiche dei mercati monetari mentre per gli utilizzatori dei servizi bancari e finanziari è fondamentale perché viene utilizzato per determinare il costo dei mutui e come base per gli strumenti derivati. L’Eurirs invece si riferisce al mutuo a tasso fisso.

Euribor: come si determina

Ogni giorno le banche più grandi, in termini di operatività nei mercati monetari, comunicano i tassi di interesse ai quali offrono depositi in denaro ad altri grandi banche. I tassi di interesse sono diversi a seconda della scadenza. Per ogni scadenza si ottiene un tasso Euribor diverso corrispondente, calcolato come media dei tassi comunicati dalle banche.

Euribor 3 mesi, 1 mesi, 6 mesi

I tassi maggiormente utilizzati sono il tasso Euribor a 1 mese, l’Euribor a 3 mesi e l’Euribor a 6 mesi. Solitamente le scadenze più brevi presentano tassi più bassi, quindi nel medesimo giorno l’Euribor a 3 mesi è solitamente minore dell’Euribor a 6 mesi e di conseguenza quest’ultimo è minore dell’Euribor a 12 mesi.

Inoltre l’Euribor può essere calcolato consigliando come base 360, ossia il numero dei giorni dell’anno commerciale, oppure 365 cioè tutti i giorni dell’anno solare.

Euribor e Tasso Variabile

Come accennato poco fa l’Euribor è utilizzato come tasso di riferimento il calcolo degli interessi variabili da corrispondere a fronte di interessi bancari. Facciamo un esempio: un mutuo ipotecario a tasso variabile può essere offerto con rata semestrale con tasso Euribor a sei mesi con Spread del 2%. In questo caso lo spread rappresenta il ricarico che la banca applica rispetto al tasso Euribor. Quindi l’Euribor sommato allo spread ci restituisce il tasso effettivo, cioè il tasso percentuale da corrispondere alla banca come remunerazione del mutuo.

Il tasso Euribor può essere quindi sintetizzato come un tasso usato per gli scambi di denaro all’ingrosso. Al dettaglio, il prezzo del prodotto, nel caso dell’esempio un mutuo, presenta oltre all’Euribor un ricarico: lo spread che va a remunerare il dettagliante, ossia la banca, che offre il mutuo a tasso variabile.

Se si ha avuto a che fare qualche volta con i mutui ci si è accorto che ogni mutuo è agganciato a un tasso Euribor che può essere un mese tre mesi 6 mesi. Questi tassi euribor però non sono tutti uguali e quindi anche la scelta dei mutui dipende dal tipo di tasso che si sceglie. Andiamo a vedere come scegliere quello più giusto alla nostra situazione, ricordando che comprare una casa da un privato equivale ad un risparmio sul prezzo delle commissioni dell’agenzia immobiliare e questo tesoretto potrebbe essere spostato sull’anticipo el mutuo riducendo la rata.

Tendenza del Tasso Euribor

Da studi effettuati su serie storiche nel corso degli ultimi quindici anni, si è scoperto infatti che il tasso Euribor a un mese è mediamente costato lo 0.26% in meno dell’Euribor 6 mesi. Anche paragonandolo all’Euribor a 3 mesi è risultato più vantaggioso con una differenza registrata intorno allo 0,15% in favore del tasso Euribor un mese.

Quindi chi ha scelto una banca che ha applicato al mutuo un tasso Euribor un mese ha risparmiato diversi soldi. Le banche hanno molto libertà in questo, sono infatti le banche a scegliere individualmente un certo tipo di Euribor a cui agganciare i loro mutui e quindi tutti o contratti sono agganciati a quello specifico tasso Euribor.

Euribor Storico

È capitato negli anni (ricordiamo che il tasso Euribor esiste dal 1999) che il tasso Euribor a 6 mesi è risultato più conveniente nella scelta del mutuo ma è stato comunque un periodo breve come successe a cavallo del 2002 / 2003 dove per circa tutta la durata dell’anno l’Euribor a sei mesi risultò molto più conveniente di quello a un mese.

Questo è uno scenario che può verificarsi e potrebbe paventarsi se ci fosse una previsione di un brusco ed imminente aumento dei tassi; in questo caso probabilmente potrebbe verificarsi la stessa situazione del 2002 / 2003, anche se passato il breve periodo tendenzialmente il tasso Euribor a un mese tenderà a riconquistare la supremazia della sua convenienza.

Ma un’informazione del genere quanto può valere in termini economici? Cioè quanto posso risparmiare se sapessi quale muto scegliere in base a quale tasso Euribor si lega? Se prendiamo come esempio un mutuo trentennale (più o meno la il mutuo più frequente), essere in possesso di un’informazione del genere potrebbe farci risparmiare all’incirca cinque mila euro o più.

Euribor Oggi

Nella congiuntura economica che stiamo vivendo, con un tasso inflazionistico che continua a salire, per chi decide di optare per un mutuo a tasso variabile è come se applicasse un risparmio di cinque anni.

Quindi se il trend dell’inflazione dovesse continuare nella sua impennata verso l’alto, la Banca Centrale Europea potrebbe decidere di rialzare i tassi, di conseguenza anche l’Euribor salirebbe, allora il mutuo con un tasso fisso potrebbe essere il più conveniente ma tutto sommato le ipotesi che questo tasso possa rimanere basso a lungo sono molto realiste e concrete, come ha più volte infatti affermato il numero uno della Banca Centrale Europea, Mario Draghi.

Per ora questo tipo di rischio, però, non sembra essere preso in considerazione dalla maggioranza di persone che decidono di stipulare un mutuo soprattutto sulla scelta dei mutui che vanno nel lungo periodo, come ad esempio i mutui trentennali. Quando invece la scelta è su mutui che hanno periodi di durata tra il breve e il medio termine sicuramente il mutuo con un tasso variabile risulta essere ancora il più competitivo sul mercato.

Quindi uno degli indicatori principali che deve essere preso in considerazione quando ci si trova a stipulare un mutuo in banca è sicuramente il trend inflazionistico.