Guida al 5 per mille

5 per mille

Sempre più spesso e sempre più di frequente sentiamo parlare e veniamo bombardati da pubblicità, réclame e volantini che parlano del 5 per mille uno strumento tanto semplice quanto ambito da molte associazioni, fondazioni ed enti. Qui di seguito vi spiegheremo l’importanza che questo strumento svolge specialmente per le Onlus.

5×1000: come funziona?

È un argomento che interessa tutti i ccontribuenti. Il 5 per mille (diverso dall’otto per mille) è uno strumento che deve essere utilizzato per dedicare una quota del nostro Irpef. Prima di entrare nel cuore del discorso bisogna sapere che nell’anno 2005 il Governo decise di dare vita al 5 per mille, una quota dell’IRPEF da donare per finanziare la ricerca scientifica ed il volontariato impegnato nel sociale. Introdotto effettivamente nel 2006, ha raccolto fino al 2012 la cifra di 2 miliardi di Euro destinate ad associazioni no profit. Da un sondaggio in quegli anni emerse l’interesse del popolo Italiano di donare le proprie tasse alla ricerca scientifica ed al volontariato laico.

Ma come vengono spesi i ricavati del 5 per mille? I modi sono molti, a partire dalle associazioni come ad esempio dedicate alla ricerca sul cancro ed altre malattie gravi, per l’assistenza ai poveri e le vittime di guerra in tutto il mondo, per la difesa dell’ambiente ed i diritti dell’uomo ed anche per favorire l’attività sportiva ed è possibile inserirlo nel modello unico.

Chi decide come distribuire i soldi tra i beneficiari? Ciascun cittadino firmando decide a chi far avere i soldi ma se non viene effettuata una scelta, la quota viene trattenuta dallo Stato.

Come destinare il 5 per mille

Ma entriamo nel dettagli per comprendere come destinarlo alle associazioni di volontariato. Nel periodo della dichiarazione dei redditi si torna a parlare 5 per mille. Sicuramente è uno strumento molto importante, lo è in modo particolare per il mondo del volontariato, è un gesto concreto efficace e semplice. È un gesto concreto perché consente a molte associazioni di volontariato di avere quel minimo di risorse che consente di organizzare al meglio la propria attività soprattutto in periodi di generalizzata crisi economica, quindi le associazioni stentano ad attrarre risorse soprattutto dalle istituzioni pubbliche e quindi il 5 per mille è un fondamentale strumento di sussidiarietà finanziaria attraverso cui i cittadini possono contribuire direttamente alle risorse delle associazioni.

È un gesto gratuito perché non è una tassa in più, non significa un ulteriore sacrificio per i contribuenti anzi è un modo attraverso cui la singola persona decide dove indirizzare una parte delle proprie tasse e favorire cosi le attività delle associazioni. Una cosa molto importante è che il 5 per mille non è alternativo all’8 per mille tanto meno al 2 per mille. Le scelte sono tutte e tre contemporaneamente esprimibili.

È un gesto efficace in quanto il 5 per mille obbliga le associazioni destinatarie a rendicontare le somme ricevute quindi questo consente anche al contribuente di monitorare e valutare se effettivamente le sua scelta è andata a buon fine, riuscendo a sostenere le associazioni beneficiarie.

È un gesto semplice in quanto occorre solo apporre la propria firma nella casella “sostegno del volontariato delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale delle associazioni di promozione sociale, fondazione e associazioni riconosciute”. È molto lunga la dicitura per identificare in maniera inequivocabile il fatto che si voglia destinare il 5 per mille al volontariato.

Per destinare il 5 per mille è sufficiente firmare nella casella giusta e se il contribuente desidera destinare il proprio 5 per mille effettivamente ed in maniera inequivocabile ad una specifica associazione sotto la firma sarà possibile indicare il codice fiscale di quella associazione.

Un fatto molto importante è la possibilità di destinare il proprio 5 per mille non solo i contribuenti che devono compilare la dichiarazione dei redditi quindi attraverso il 730 o l’UNICO ma potranno destinare il proprio 5 per mille anche i pensionati oppure i lavoratori che non sono obbligati alla dichiarazione dei redditi.

Questo sarà possibile attraverso l’invio di una documentazione allegata alla certificazione unica che potrà essere consegnata in una busta chiusa o presso una banca o presso un intermediatore abilitato ad un invio telematico o gratuitamente presso gli uffici postali. Per essere ancora più precisi, se siete provvisti di certificazione unica potete trovare la scheda della scelta nelle ultime pagine oppure potete scaricarla dal sito dell’Agenzia delle Entrate. È possibile effettuare due tipi di scelta. Una indiretta cioè basta apporre la firma di cui abbiamo parlato in precedenza, ed un’altra diretta indicando il codice fiscale del beneficiario. In questo modo ogni cittadino potrà fare la propria scelta. La propria scelta è molto importante per le associazioni di volontariato che operano nel nostro territorio.

Con la legge di Stabilità del 2015 è stato stabilito un tetto per le donazioni sul cinque per mille. Il tetto è di 500 milioni di Euro. Nell’anno 2011 si era arrivati a 490 milioni di Euro destinati al 5 per mille. Risulta evidente la sensibilizzazione popolare su questo argomento.

Effettivamente il 5 per mille è stato per il nostro sistema un importante cambiamento, soprattutto guardando anche le altre nazioni estere. Il 5 per mille è stato sicuramente una scelta anche per adeguarsi agli standard internazionali, un passo avanti. Le grandi emergenze planetarie nel mondo portano gli Stati ed i grandi donatori internazionali a non destare sufficiente interesse alle ingiustizie nel mondo. Basti pensare al numero enorme di persone che ancora soffrono fame e sete, per combattere queste ingiustizie le associazioni guardano anche i finanziamenti internazionali in quanto le risorse reperibili sono basse. Questi finanziamenti ottenuti sono fondamentali.

Donare il 5 per mille

Per decidere a quale associazione onlus rivolgere la propria quota, bisogna consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate. Troveremo sulla voce archivio 5 per mille quattro cartelle suddivise in questo modo, elenco permanente degli iscritti, 5 per mille anno finanziario 2017, 5 per mille anno finanziario 2016 con elenco completo dei beneficiari del 2016, ed una cartella riguardante gli anni precedenti. In questo modo è possibile anche scaricare i modelli con istruzioni annesse, normative e prassi per chi vuole informarsi anche a livello legislativo.

Per concludere è importante ribadire nuovamente l’importanza della sussidiarietà orizzontale che consente ad ogni cittadino di poter scegliere democraticamente quale attività sostenere e contribuire così con una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito a trasformare la dichiarazione dei redditi in una dichiarazione di speranza per tutte le associazioni che lottano ogni giorno.