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Dimissioni Online Inps: Come fare

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Le dimissioni volontarie per la risoluzione di un contratto a tempo indeterminato (o determinato) devono essere effettuate esclusivamente in modalità telematica, attraverso il portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali servizi.lavoro.gov.it.

In questa Guida aggiornata ti forniremo tutte le informazioni pratiche che ti servono per compilare in pochi minuti le dimissioni online con la nuova procedura.

Dimissioni Online Inps: facciamo il punto

Le Dimissioni Online rappresentano un’azione compiuta da parte del lavoratore per recedere dal contratto di lavoro, di solito a tempo indeterminato, considerata una facoltà di cui si può disporre nel caso in cui, per svariate ragioni, non si volesse più prestare servizio nella stessa azienda.

Le cause per cui si ricorre a tale espediente sono diverse, ma fra quelle più frequenti vi è sicuramente lo spostamento in un’altra azienda, dove l’offerta di impiego risponde di più alle proprie esigenze. Sarà capitato a molti, infatti, di inviare il curriculum presso altre società e ricevere un contatto mentre si è già occupati da tutt’altra parte.

Devi sapere che in passato la questione delle Dimissioni ha suscitato non poche polemiche, in quanto numerosi datori di lavoro avevano l’abitudine di far firmare al dipendente le cosiddette “Dimissioni in Bianco“, per poi presentarle nel momento in cui desideravano procedere con il licenziamento.

Non solo, un altro fenomeno da contrastare è il comportamento da parte di alcuni datori di lavoro volto a costringere il dipendente a licenziarsi, attraverso minacce e raggiri; difatti, le dimissioni devono essere volontarie e scelte consapevolmente da parte del lavoratore.

Per cercare di ovviare a tali situazioni spiacevoli è stata così modificata la modalità di presentazione delle dimissioni, che non è più fisica, ma solo attraverso modulo telematico, come specificato dallo Jobs Act del 2015.

Dimissioni Online Inps: come è cambiata la Procedura

Inizialmente la procedura prevedeva l’accesso al portale Inps, venendo offerto come uno dei suoi tanti servizi a disposizione dei cittadini, come le domande di pensionamento e le eventuali agevolazioni.

Da qualche anno a questa parte, invece, il tutto è stato cambiato, spostandosi direttamente sul portale del Ministero del Lavoro che abbiamo linkato all’inizio dell’articolo, chiaramente accedendo con le proprie credenziali Spid, CIE e CNS.

Ti ricordiamo che l’unica modalità per presentare le Dimissioni Volontarie è solo quella telematica; pertanto, non possono essere prese in considerazione lettere cartacee o via mail inviate al datore di lavoro, in quanto la procedura deve partire dallo stesso dipendente.

I casi esclusi dall’iter virtuale sono quelli relativi ai lavoratori domestici e marittimi, maternità entro i primi tre anni del bambino, così come il periodo di affidamento o adozione, in quanto si segue ciò che previsto dal Testo Unico Maternità, dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni oppure casi di risoluzione a seguito di conciliazione stragiudiziale, come dichiarato dal testo del decreto citato in precedenza.

Accedere al Portale del Ministero del Lavoro

Come già accennato, per dare le dimissioni online bisogna accedere al sito del Ministero del Lavoro utilizzando le credenziali di accesso Spid, CIE o CNS, che sono univoche per ciascun cittadino in quanto si associano al codice fiscale e ad altri dati anagrafici. Se ne sei sprovvisto, ti invitiamo a leggere il seguente approfondimento per registrare delle credenziali in pochi minuti: Come fare lo Spid Online.

Lo Spid è il Sistema Pubblico d’Identità Digitale; per ottenerlo è necessario effettuare una registrazione ai servizi che ti permettono di ottenerlo come Aruba, Poste Italiane, SpidItalia, Poste ID, Tim ID, Namirial e molti altri.

Oltre a tale dato, ti serviranno anche un indirizzo e-mail funzionante e la casella PEC del tuo datore di lavoro; un dato che potresti ricavare consultando il contratto di lavoro oppure il sito dell’azienda.

Procedura di invio delle Dimissioni Online

Una volta entrato nel portale ufficiale del Ministero chiamato ClicLavoro, noterai fra le diverse icone proprio quella che riporta la dicitura “Dimissioni Volontarie“; dopo averla selezionata, ti sarà fornito un breve riepilogo dei casi esclusi e le normative attuali di riferimento.

Per procedere seleziona “Entra” e si aprirà una sorta di banca dati dove sono presenti tutte le dimissioni già rassegnate, chiaramente ammesso che tu le abbia già presentate in precedenza, altrimenti l’elenco rimane semplicemente vuoto.

Il bottone azzurro posto in alto, che riporta la dicitura “Inserisci nuova dimissione“, avvierà la relativa dicitura, riportando per prima cosa i dati relativi al tuo attuale rapporto di lavoro, con la ragione sociale dell’azienda e l’inizio del tuo impiego. Se non dovesse esserci, puoi inserire manualmente il datore di lavoro, altrimenti clicca sull’icona della colonna “Seleziona”.

Si aprirà così ufficialmente il modulo telematico diviso in diverse sezioni:

  • SEZIONE 1 – Dati anagrafici del Lavoratore;
  • SEZIONE 2 – Dati anagrafici del Datore di Lavoro;
  • SEZIONE 3 – Rapporto di Lavoro;
  • SEZIONE 4 – Recesso dal Rapporto di Lavoro;

Attenzione: nella data di decorrenza delle dimissioni, devi inserire il primo giorno di NON lavoro, tenendo conto del periodo di preavviso in base al proprio Contratto Nazionale e agli anni in cui hai prestato servizio nella stessa azienda.

Conclusa la compilazione, conferma il tutto cliccando su “Salva” e la tua dimissione comparirà nell’elenco di tutte quelle già presentate, con possibilità di stamparla, salvarla in PDF o revocarla entro 7 giorni dalla data di presentazione.

In ogni caso, ti invitiamo a conservare il numero di protocollo della procedura!

Dimissioni online: tempistiche da rispettare

Un aspetto da chiarire riguarda le tempistiche di preavviso delle dimissioni, in quanto in caso di contratto a tempo indeterminato devono seguire delle direttive ben precise; ciò significa che presentata la domanda, non potrà avere effetto immediato, a meno che non si tratti di Giusta Causa.

Difatti, un dipendente ha il diritto di cessare immediatamente il rapporto di lavoro e senza indennità in caso di violazioni gravi da parte del datore, come per esempio, mancato pagamento dello stipendio, comportamenti ingiuriosi oppure demansionamenti ingiustificati.

Per conoscere l’elenco completo dei casi di Giusta Causa ti invitiamo a consultare il seguente approfondimento: Licenziamento per Giusta Causa; ti ricordiamo che in queste spiacevoli circostanze non solo avresti diritto ad un risarcimento, ma potresti richiedere anche la NASpI.

Tornando alle tempistiche di presentazione della domanda, si possono riassumere come segue:

  • 4 giorni per part-time entro 2 anni dall’assunzione, che diventano 8 superato tale periodo di anzianità;
  • 8 giorni per full-time entro 5 anni dall’assunzione, che diventano 15 superato tale periodo di anzianità.

Attenzione, perché le tempistiche sono soggette a variazioni in base al settore del CCNL; per questa ragione ti invitiamo sempre a consultare le condizioni presenti sul contratto di lavoro che hai firmato.

Dimissioni online per contratti a tempo determinato

A questo punto potresti chiederti: è possibile presentare le dimissioni online avendo un contratto a tempo determinato?

In realtà si tratta di una situazione delicata, che in via generale non prevede un licenziamento prima della conclusione dei termini previsti, a meno che chiaramente non si presentino le stesse situazioni che rientrano nella Giusta Causa.

Escluse tali circostanze, presentare le dimissioni prima della risoluzione del contratto è considerato un comportamento illegittimo, tale per cui il datore di lavoro potrebbe persino richiedere un risarcimento per il danno subito!

Approfondimenti

© RIPRODUZIONE RISERVATA. Notizia Verificata e aggiornata con regolarità. I Contenuti di questo articolo sono stati selezionati con cura e revisionati dalla Redazione prima di essere pubblicati. Gli approfondimenti segnalati nell'articolo provengono da fonti aperte autorevoli private o istituzionali, come i siti e le news pubblicate online da Enti di Formazione, Aziende, Ministeri, Agenzia delle Entrate, Gazzetta Ufficiale, Inps o Enti locali.

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