Infortunio sul Lavoro: come comportarsi

Infortunio sul lavoro

Quando si parla d’infortunio sul lavoro, s’intende appunto un’incidente che avviene durante l’orario di lavoro e sul posto di lavoro. L’infortunio sul lavoro viene coperto dall’assistenza assicurativa per i lavoratori dell’INAIL. Vediamo nel dettaglio come comportarsi nell’eventualità che succeda.

Cos’è l’infortunio sul lavoro?

L’infortunio sul lavoro, come ben s’intende dal nome, prevede che il lavoratore sia soggetto a un’incidente avvenuto esclusivamente sul luogo del lavoro e durante l’orario lavorativo previsto dal suo contratto. Viene incluso nell’infortunio, anche i casi gravi che possono portare alla disabilità del lavoratore, o in casi estremi alla morte.

Quando succede un avvenimento del genere, per pagare i danni e le spese mediche che il lavoratore dovrebbe sostenere dopo l’incidente, interviene l’INAIL. Quest’ultimo è un ente previdenziale e assicurativo, che permette di coprire le spese e di fornire al lavoratore il pagamento di un indennizzo per tutti quegli eventi che minano alla salubrità del lavoratore. L’assicurazione è prevista dunque per tutte le malattie che si verificano a causa dell’ambiente di lavoro, oppure a causa di un’incidente sul posto lavorativo.

L’INAIL dunque è responsabile di tutti gli infortuni che riguardano il lavoratore, anche nel caso in cui questi si siano verificati a causa dell’imprudenza o della negligenza del lavoratore. Inoltre, l’assicurazione copre anche eventuali incidenti che il lavoratore subisce nel tragitto di andata o ritorno dalla propria abitazione alla sede di lavoro, in questo caso si definisce l’infortunio sul lavoro in itinere.

Cosa bisogna fare in caso di infortunio sul lavoro?

Nel caso in cui si verifichi una situazione d’infortunio, il lavoratore deve:

  • Comunicare al datore di lavoro l’avvenuto incidente. Quest’ultimo così potrà provvedere a portarlo o a chiamare il Pronto Soccorso.
  • Sottoporsi alla visita medica, dopo di ché gli verrà rilasciato un certificato medico che dovrà essere trasmesso in seguito al datore di lavoro.
  • Dopo aver prodotto il primo certificato medico sarà il datore di lavoro a procedere alla presentazione telematica del modello per la denuncia dell’infortunio sul lavoro all’INAIL.
  • Questa comunicazione va effettuata solo nel caso in cui il dottore richieda più di tre giorni di prognosi per il lavoratore.

Una volta che sarà presentata la denuncia mediante il modulo online previsto dall’INAIL, il lavoratore dovrà presentarsi due giorni prima della scadenza della prognosi, alla visita medica che si terrà negli ambulatori dell’INAIL.

Dopo la visita medica tenuta dai medici dell’INAIL, questi potranno decidere di chiedere al lavoratore un nuovo appuntamento, nel mentre questi potrà continuare il periodo di malattia, come attestato dal suo certificato medico INAIL. Il certificato andrà comunque presentato al datore di lavoro.

In caso di infortunio lieve o temporaneo, i medici dell’INAL potranno dichiarare chiuso il certificato medico, e dare le dimissioni definitive al lavoratore, che potrà così riprendere la sua attività lavorativa tradizionale.

La denuncia all’INAIL è obbligatoria, e nel caso in cui il datore di lavoro non provveda a effettuarla entro due giorni dal ricevimento del certificato medico, quest’ultimo potrà incorrere in una multa che va dai 1130,00 e i 7750,00 euro.

Nel caso in cui, invece l’infortunio sia a carico di un lavoratore autonomo, non è prevista alcuna sanzione amministrativa, in caso di omessa o ritardata denuncia all’Inps.

Quando viene risarcito l’infortunio?

In alcuni l’INAIL prevede un risarcimento per l’infortunio sul lavoro anche durante il tragitto di lavoro che separa il lavoratore dall’abitazione alla sede. In questi casi, l’INAIL copre l’infortunio che è avvenuto in caso d’incidente durante il tragitto abituale per andare a lavorare, oppure per raggiungere un luogo per il ristoro (nel caso non vi sia una mensa aziendale).

L’infortunio sul lavoro in itinere dunque è indennizzato e risarcito, nel momento in cui:

  • l’incidente è stato subito durante il tragitto da casa al lavoro o viceversa
  • si sia subito l’incidente su un mezzo di trasporto pubblico
  • ci si faccia male mentre si compie il tragitto a piedi per arrivare sul luogo di lavoro

Nel caso in cui l’incidente avvenga con il proprio mezzo privato, è necessario dimostrare che questo sia necessario al raggiungimento del posto di lavoro, in quanto non è possibile raggiungerlo con i mezzi pubblici.

Quanti giorni di malattia per un’infortunio sul lavoro?

Il datore di lavoro deve pagare l’infortunio al lavoratore per i primi quattro giorni di assenza, nel quale il lavoratore non può recarsi sul luogo di lavoro in quanto infortunato. Il giorno dell’infortunio dev’essere pagato al 100% della retribuzione ordinaria giornaliere, gli altri tre giorni di lavoro devono invece essere pagati al 60% della retribuzione.

Oltre i quattro giorni, il pagamento del lavoratore non spetta più al datore di lavoro ma questi vengono pagati dall’INAIL. Secondo quanto riportato dalle tabelle dell’INAIL, il lavoratore può prendere sino al 60% della retribuzione sino al 90esimo giorno di lavoro. Successivamente oltre al novantesimo giorno, la retribuzione sarà pari al 75% dello stipendio sino alla completa guarigione.

Durante l’infortunio, oltre all’assegno che sostituisce una parte dello stipendio, è possibile cumulare anche altri proventi previdenziali, a cui il lavoratore a diritto. Questi sono:

  • l’assegno per il congedo matrimoniale
  • l’assegno di mantenimento familiare
  • l’assegno per figli e moglie a carico

Visite mediche e fiscali dopo l’infortunio

Durante l’infortunio sul lavoro, il lavoratore è tutelato dall’INAIL. Questo vuol dire che tutti gli esami, le terapie, le visite mediche, i ricoveri ospedalieri ecc…sono pagati completamente dall’INAIL, se prescritte o comunque autorizzati dai loro medici fiscali.

Per usufruire di questo vantaggio, durante l’erogazione dell’assegno d’indennità INAIL per malattia professionale o per infortunio, si sarà anche esenti dal pagamento di alcuni ticket sanitari per l’analisi e gli esami che sono prescritti dal medico, dallo specialista oppure dall’INAIL stessa.

Nel caso in cui vi venga riconosciuta l’inabilità del danno biologico o permanente, si avrà l’esenzione parziale dei ticket in base alle patologie specifiche di cui si soffre. Per non pagare il ticket e ottenere altre esenzioni è necessario procedere alla documentazione alla ASL di competenza, con la relativa documentazione INAIL.

Durante la malattia, sono infine previste delle visite di controllo con i medici dell’INAIL, che controllano lo stato della malattia e l’eventuale data di guarigione del lavoratore.