IoT: Internet of Things, la società interconnessa

iot internet of things

Stiamo per svegliarci in un mondo nuovo, ipertecnologico: il mondo dell’IoT: Internet of Things, cioè l’internet delle cose.

Questo significa che in ciascun oggetto di uso quotidiano presente in casa (frigorifero, lavatrice, apple home pod) sarà inserito un chip con un collegamento wifi ad internet: gli oggetti dialogheranno tra loro e si scambieranno dati ed informazioni.

IoT, l’internet delle cose: cosa significa?

Gli oggetti di casa sapranno reagire ai nostri movimenti, capiranno quando vogliamo stare da soli e quando invece abbiamo bisogno di informazioni e notizie: attraverso la voce parleremo con l’assistente vocale di casa nostra (una specie di Siri) e tutto questo farà parte della Domotica del futuro.

Se avete visto Minority Report, quando Tom Cruise torna a casa e dialoga con gli oggetti potete farvi un’idea di quello che sarà possibile.

A dir la verità l’internet delle cose è già cominciata e molti oggetti comuni ne fanno parte come tablet e smartphone: all’Ikea è possibile acquistare lampadine led che collegate all’App Home di Apple accendono e spengono le luci in remoto o quando entriamo in una stanza.

Secondo gli entusiasti dell’internet of things gli oggetti intelligenti miglioreranno la nostra interazione con l’ambiente e anche il nostro lavoro: inoltre l’internet delle cose ci aiuterà a risparmiare, a fare la spesa e a semplificare le incombenze burocratiche. Insomma l’internet delle cose è una realtà e sta accadendo proprio in questo momento.

IoT, l’internet delle cose: come funziona

Una volta, nel 1960, erano i mainframe enormi calcolatori il cui linguaggio fatto di luci e Bit era talmente complesso che gli informatici costituivano una sorta di casta moderni scriba e detentori assoluti del codice necessario  a farli funzionare.

Nel 1981 appaiono i personal computer, la miniaturizzazione dei componenti e l’abbattimento dei costi portarono i pc sulle scrivanie degli uffici. Le interfacce grafiche introdotte dall’Apple Lisa nel 1983 trasformarono le operazioni delle macchine in metafore comprensibili per gli uomini: le finestre, la scrivania, il cestino e il menù; da allora il computer è diventato un media di massa.

Nel 1988 Mark Weiser  Cto dello Xerox Palo Alto Research Center pubblica un articolo dal titolo il computer del XXI secolo.

Questo articolo diventa il manifesto di un nuovo paradigma secondo cui il computer scompare sullo sfondo si mimetizza nell’ambiente fisico mettendo in comunicazione attraverso internet computer oggetti e persone: nasce l’Ubiquitus Computing, il nostro frigorifero potrà riconoscere il cibo che contiene e creare per noi il menù della cena o compilare al posto nostro la lista della spesa.

iot internet of things

Ma in che modo? Gli alimenti avranno dei Tag delle etichette intelligenti basate sulle identificazioni a radio frequenza queste etichette saranno lette su antenne posizionate nel frigorifero il quale si connetterà a un database di ricette online per proporre combinazioni possibili o ingredienti mancanti.

Ma questo è solo uno degli esempi di IoT, infatti lo stesso meccanismo può essere applicato a tutti gli oggetti creando un ecosistema interconnesso ricco di informazioni disponibili sempre e ovunque.

Per renderci conto dell’importanza dell’Internet of Things bisogna considerare che è stata considerata come e al pari delle rivoluzioni industriali.

Internet of Things è quindi la quarta rivoluzione industriale cioè la convergenza degli oggetti fisici su internet quindi la comunicazione globale non solo più tra le persone ma anche tra persone e oggetti  e oggetti e oggetti.

IoT e Privacy

Questi oggetti possono essere di uso comune, quindi elettrodomestici o cose che riguardano i trasporti come macchine, aerei o il controllo dell’illuminazione e dell’energia elettrica.

Le case intelligenti o ancora più grande le smart cities. Ma la cosa più importante di internet of Things è che al centro di tutto c’è l’uomo e tutta questa rete di connessioni converge verso di noi e tutti i processi che ci sono alle spalle sono gestiti da noi e per il nostro beneficio.

Tutto questo avrà una ripercussione immensa sulla privacy, ad oggi impensabile: ecco perchè in parte la Ue è voluta correre ai ripari con il Gdpr, il regolamento europeo che garantisce la privacy e il diritto all’oblio dei propri dati presenti sul web.

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Come l’IoT cambierà le nostre abitudini

L’Internet of Things in realtà è già tra noi in molti settori: quello dell’automotive ad esempio. Pensate al Car Sharing, cioè un modello di business che inizialmente non funzionava perché ritirare la macchina in un parcheggio e riportarla poi, dopo il noleggio, nello stesso parcheggio era piuttosto scomodo.

IoT e Automobili

Ora con Internet of Things un modello che non funzionava è diventato un modello di business di successo ed è diventato davvero qualcosa che ci aiuta e ci da una mano nella vita di tutti i giorni, ed è il caso del noleggio auto ricaricabile come Ricaricar.

Con un semplice telefonino poi, siamo in grado di trovare la macchina più vicina e lasciarla dove si vuole grazie ad un GPS che localizza la macchina e rileva la posizione che viene comunicata attraverso internet viene esposta su una mappa attraverso questo oggetto. In questo modo chiunque è in grado di prendere la macchina ovunque si trovi e lasciarla ovunque si trovi.

Un altro esempio migliorato dall’Internet of Things e che è da anni nella nostra società è il navigatore satellitare. Prima, infatti era un oggetto passivo che segnalava solo la posizione di cui lo utilizzava sulla mappa. Ora è in grado di fornire molte informazioni come il traffico, informazioni su incidenti lungo il percorso, luoghi di interesse intorno e tante altre informazioni che posso essere utili durante un tragitto.  

IoT e Domotica

Un altro esempio di Internet of Things esistente è il Nest. Un termostato intelligente collegato a internet con sensori in grado di rilevare la presenza di fumo di Co2 ma soprattutto la presenza umana riuscendone a tracciare le abitudini riducendo i consumi, può inoltre essere gestita da remoto.

Per dare dei numeri questo oggetto è stato acquistato da Google per 3,2 miliardi di dollari. Questo da la misura di quanto sia importante la corsa all’internet delle cose. Ma Google non ha comperato solamente l’oggetto ma tutti i dati che questo oggetto fornisce, aggrega e sono dati su cui si possono fare operazioni importantissime con valore commerciale altissimo. Pensate se si riescono a conoscere le abitudini di una regione e ad indirizzare le campagne pubblicitarie e il lancio di prodotti indirizzate solamente a quella zona.

Un altro esempio di Internet of Things che è già tra di noi è il Kindle eBook di Amazon. Questo è un libro, un oggetto che serve per leggere ma è collegato a internet e attraverso il Kindle si può, non solo comprare libri o riviste ma posso anche evidenziare le parti del libro che interessano di più e postarli e condividerli su Facebook o mandarli per email.

IoT e Assicurazioni

Infine un ultimo esempio di Internet of Things sono le scatole nere delle assicurazioni online. Addirittura molti assicuratori concedono sconti sulla polizza assicurativa per chi si fa istallare la scatola nera sulla propria vettura.

La scatola nera è collegata ad internet e fornisce all’assicuratore costantemente informazioni su cosa fa il guidatore: ad esempio in caso di controversia si potrà dimostrare di avere ragione, oppure anche in termini di sicurezza come negli incidenti stradali gravi in cui è difficile investigare e non si riesce a capire la dinamica, con oggetti del genere è assolutamente possibile fare chiarezza.

Insomma Internet of Things è tra noi ed è già in atto e senza neanche accorgercene ci sta semplificando la vita e ce la semplificherà sempre di più. Questo fenomeno sta alimentando il mercato, creando nuovi posti di lavoro creando opportunità per moltissime persone secondo i techno enthusiast, mentri i detrattori dell’IoT pensano che il lavoro subirà una modifica talmente vasta e deleteria che la classe media potrebbe scomparire nei prossimi dieci anni.

Bisogna inoltre considerare che, essendo un fenomeno appena cominciato, Internet of Things è ancora in una fase primordiale da cui inizierà la rivoluzione vera e propria.