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Quanto costa un Dipendente

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L’argomento in cui oggi cercheremo di fare un po’ di chiarezza è quello del costo aziendale di un dipendente. Cioè quanto deve pagare un’azienda per assumere o tenere in organico un lavoratore. Andiamo a scoprirlo insieme.

Costo Aziendale di un dipendente

Il costo del personale è un costo molto importante sul bilancio di tutte le attività. Per fare un esempio pratico, ipotizziamo che un dipendente (poniamo il caso di un operario) con un contratto a tempo indeterminato costi all’impresa circa 23.000 euro l’anno tra stipendio e versamenti dovuti, comprensivo anche di tredicesima.

Costo Dipendente: come calcolarlo

Partendo da questo dato dividiamo il costo annuale per dodici mensilità (anche se ne paghiamo tredici dobbiamo nell’arco dei dodici mesi coprire il costo della mensilità in più recuperando un guadagno), quindi 23.000:12= 1.916.00 euro al mese è il costo fisso di un nostro singolo collaboratore di questo livello.

È il costo fisso che noi dobbiamo recuperare e che, a corrispettivo, lo dobbiamo sempre considerare iva compresa. Quindi bisogna aggiungere l’Iva 1.916×1.22=2.238. Questo dato è il punto di pareggio di un collaboratore di questo livello. Per recuperare questo costo il lavoratore deve produrre 2.238 euro di corrispettivi al mese in servizi.

Cosa rappresenta all’interno dell’azienda questo 2.338 euro di corrispettivi che il nostro dipendente deve produrre?

Poniamo il caso di essere in un negozio di parrucchieri e per dare un valore a questi 2.338 euro vediamo a quante pieghe corrispondono per raggiungere il punto di pareggio.

In questo esempio la piega nel nostro salone verrà fatta pagare 15 euro. Quindi bisognerà dividere il compenso mensile per il costo singolo della piega ovvero 2.338:15=156.

Questo sarà il numero delle pieghe che il nostro collaboratore dovrà fare nell’arco di un mese per ripagare il suo stipendio (ovviamente questo è un caso estremo perché in genere i collaboratori non svolgono mai una sola mansione ma svariate).

Meglio Dipendente o Collaboratore?

Detto ciò sapendo che il nostro dipendente costa 2.338 di corrispettivi qual è il valore corretto di produzione che lui dovrebbe effettuare. Cioè se mi costa 2.338 euro di corrispettivi che incasso dovrebbe portare al negozio ogni mese per giustificare la sua presenza in negozio. Per contribuire a pagare tutti i costi del negozio.

Fino ad adesso abbiamo infatti visto quanto un dipendente deve produrre solamente per ripagare il suo costo ma non ha per ora contribuito a pagare nessun costo al di fuori del suo stipendio (come ad esempio utenze o l’affitto).

Un collaboratore ha un performance ottimale mensile quando inizia a far scrivere sul registro dei corrispettivi un importo di 4.500 euro al mese di corrispettivi cioè più o meno il doppio di quanto lui costa tutti i mesi. Questo rappresenta il prodotto che il dipendente deve produrre per coprire il suo costo e comunicare a produrre reddito d’impresa.

Ma perché un dipendente costa così tanto? Dove si nascondo tutti i costi che rendono così difficile la scelta per ogni titolare di impresa di decidere se mantenere, assumere un dipendente?

Retribuzione lavoratore dipendente

Principalmente quello che incide in maniera importante sul costo dei dipendenti sono le tasse e i contributi che arrivano a far lievitare il costo di un lavoratore all’azienda quasi il doppio, come abbiamo già visto.

Per un lavoratore che viene assunto con un contratto di tipo indeterminato o determinato l’impresa deve pagare lo stipendio annuo lordo, gli oneri previdenziali obbligatori (come Inail, TFR), il costo del locale, gli attrezzi da lavoro, e per capire se l’impresa è in regola con il versamento dei contributi ai dipendenti esiste un documento emesso da inail e inps chiamato Durc.

Per calcolare la RAL (la retribuzione mensile lorda) bisogna moltiplicare tutte le mensilità che il dipendente percepisce per poi aggiungere le retribuzioni corrispondenti relative a riposi, ferie e permessi.

Contributi Dipendente

contributi Inail sono le coperture dei lavoratori versati in forma di premi assicurativi all’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro. Questa spesa è totalmente a carico del titolare dell’impresa e il tasso per calcolare cambia a seconda del tipo di lavoro, mansione che il lavoratore svolge in azienda. Infatti più il tipo di lavoro o la mansione svolta è pericolosa più il premio aumenta.

L’Inail ha suddiviso i settori di produttività in quattro aree per gestire al meglio tutta la sfera assicurativa. Le aree di suddivisione sono:

  • industria
  • artigianato
  • terziario
  • altre attività

Il costo della copertura assicurativa è determinato in punti per mille sull’imponibile contributivo Inps. Per quanto riguarda invece i lavoratori part time si effettua un calcolo speciale.

I premi assicurativi variano a seconda dell’andamento generale degli infortuni su tutto il territorio della nazione, del settore di appartenenza e dell’azienda.

Busta paga dipendente

Un altro costo che è sempre presente sulla busta paga di un dipendente è quello dell’Irpef cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Questo tipo di imposta rappresenta l’imposizione fiscale sul reddito del lavoratore ed è totalmente a suo carico. Bisognerà poi aggiungere a questa le imposte regionali comunali e locali.

Chi ha il compito di trattenere e successivamente versare l’imposta entro il 16 del mese successivo è il titolare dell’impresa. L’irpef ha un’aliquota minima al 23%.

Nella busta paga di un lavoratore dipendente possono essere presenti anche gli assegni familiari qualora gli spettano. Questi non sono soggetti a imposizione. In questo caso non è il datore di lavoro a pagare gli assegni mensili ma deve solamente anticiparli per poi recuperarli dai contributi.

Tfr Dipendente

Il Trattamento di Fine rapporto o TFR può essere anticipato se richiesto altrimenti viene corrisposto alla fine del rapporto lavorativo. Bisogna accantonare una quota che è pari alla retribuzione percepita divisa per un coefficiente che è pari a 13,5 per ogni mese di servizio.

Infine troviamo i costi comuni e generali. Sono i costi che riguardano sia il dipendente sdia l’attività. Talli costi riguardano le spese per salute e sicurezza dei dipendenti, per la formazione, per la protezione individuale, per l’abbigliamento da lavoro.

Approfondimenti

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