Ravvedimento Operoso: Guida al Calcolo

ravvedimento operoso

Il ravvedimento operoso, previsto dal diritto tributario, è il mezzo per il quale un contribuente può regolarizzare le sue posizioni fiscali, dopo un errore, un illecito o un’omissione o dopo essere risultato non congruo agli Studi di Settore.

Quando il contribuente riceve un avviso bonario da parte dell’ex Equitalia, nuova Agenzia delle Entrate e di Riscossione, può pagare il debito contratto con una sanzione in misura ridotta e anche gli interessi calcolati, saranno inferiori rispetto a quelli che invece sarebbero attribuiti nel caso in cui si attenda l’arrivo della cartella esattoriale vera e propria.

Ravvedimento Operoso: l’avviso bonario

Per avviso bonario, da parte dell’Agenzia delle Entrate e di Riscossione, s’intende quella comunicazione che l’ente di controllo fiscale invia ai contribuenti nel momento in cui si verificano delle contraddizioni dal punto di vista del calcolo e pagamento delle relative imposte.

Se ad esempio si è fatta una dichiarazione dei redditi, tralasciando alcuni guadagni o crediti, l’ex Equitalia, invia a questi una lettera che gli permette appunto di ravvedere la sua dichiarazione, e al contempo di pagare la somma dovuta, con una percentuale d’interessi minore, rispetto a quella che verrebbe applicata se si continua invece a non pagare o non si corregge la propria dichiarazione.

Al momento dell’avviso bonario se si riesce a provvedere subito al ravvedimento e si paga la somma dovuta con un leggero aumento, il contribuente non riceverà la successiva cartella esattoriale.

Ravvedimento Operoso: come funziona?

In molti, anche se Equitalia non esiste più, continuano impropriamente a chiamare le cartelle esattoriali con il nome della vecchia agenzia, ormai chiusa.

Il Ravvedimento Operoso di Equitalia si può effettuare attraverso la nuova Agenzia delle Entrate e di riscossione e prevede che il mancato pagamento o l’omissione di redditi ricevuti durante l’anno precedente comporti l’invio di una cartella esattoriale, per risanare al pagamento omesso.

Prima dell’invio della cartella esattoriale, come previsto dal diritto tributario, il contribuente può ottenere il ravvedimento dell’avviso bonario, pagando così la somma dovuta prima che questa sia iscritta a ruolo e assuma valore esecutivo.

Nel momento in cui, infatti, all’arrivo dell’avviso bonario non si provvede al pagamento della somma dovuta, l’Agenzia delle Entrate e di riscossione, prima invierà la cartella, e poi dove ve ne siano i presupposti, potrà avviare un procedimento esecutivo di riscossione forzata.

Il contribuente può richiedere il ravvedimento operoso non solo nel momento in cui l’imposta venga pagata in ritardo, ma anche nel caso in cui si abbia una rateizzazione in corso, e si rischi di perderne il diritto.

Infatti, se si sta pagando i debiti con l’Equitalia o Agenzia delle Entrate, tramite una rateizzazione, e non si paga una rata è possibile comunque mantenere in attivo la richiesta, attraverso il ravvedimento. 

Il ravvedimento prevede che se non si è pagata ad esempio la 2° rata nella data prevista, questa venga pagata entro e non oltre la scadenza della 3° rata, con gli interessi legali maturati, nel periodo che intercorre tra queste.

A differenza dei prestiti e dei mutui, le rateizzazioni equitalia non vengono segnalate in crif, ma comunque incidono mensilmente sul bilancio familiare e vanno tenute in considerazione se stiamo pensando di acquistare casa, in questo casa sarebbe meglio provare un’acquisto da privato senza i costi di un’agenzia immobiliare che possono incidere molto sul prezzo finale.

Bisogna fare attenzione a non accumulare debiti che possano pesare all’economia familiare ma anche all’azienda, diventando crediti inesigibili da parte delle banche e portando al pignoramento dei beni o al congelamento del conto corrente.

Ravvedimento Operoso: sanzioni

Il ravvedimento Operoso per le rateizzazioni Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate e di riscossione, prevede un pagamento degli interessi, in base al tempo che intercorre dalla data in cui si sarebbe dovuto verificare il versamento e quella in cui avviene realmente.

Dal 1° gennaio le sanzioni previste per coloro che richiedono il ravvedimento sono diminuite:

  • Sanzione per il ravvedimento veloce o sprint: scende dallo 0,2% allo 0,1% della rata, questa viene applicata per ogni giorno che passa dalla data in cui si sarebbe dovuto tenere il pagamento.
  • La sanzione scende dal 3% al 1,5% per tutti coloro che pagano la rata con un ritardo tra i quindici e i trenta giorni.
  • La sanzione, infine, scede dal 3,33% al 1,67% nel momento in cui il versamento avviene dopo 90 giorni dal termine.

Ravvedimento Operoso: come si calcola

Come si calcola il ravvedimento cartelle Equitalia sulla dichiarazione dei redditi?

Nel momento in cui si è verificato un errore nella dichiarazione dei redditi o non si sono pagate le tasse dovute, è possibile richiedere il ravvedimento, anche in questo caso le percentuali sono state decurtate.

Nel caso in cui l’importo del versamento avvenga entro 90 giorni da quello in cui si sarebbe dovuta presentare la dichiarazione, alla somma dovuta bisognerà applicare l’1,67% d’interessi, dal giorno dell’errore o dell’omissione.

Se invece il pagamento avviene con un anno di ritardo dal giorno della presentazione della dichiarazione dell’anno precedente il ravvedimento prevede il pagamento della somma dovuta con una maggiorazione del 3,75%.

Se questo avviene dopo due anni dall’omissione sulla dichiarazione dei redditi, gli interessi dovuti saranno pari a 4,29% dell’intera somma dovuta.

Come effettuare il Ravvedimento

Qualunque sia il motivo per il ravvedimento operoso delle cartelle esattoriali di Equitalia e quelle inviate dall’Agenzia delle Entrate e di Riscossione, è possibile procedere in modi differenti.

Per effettuare il ravvedimento delle cartelle di Equitalia, ci si può rivolgere all’Agenzia delle Entrate e di Riscossione, direttamente ai loro sportelli. Gli sportelli sono aperti in orario di ufficio e danno la possibilità di parlare direttamente con un agente di riscossione.

Confrontandovi direttamente con l’agente di riscossione agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate potrete richiedere la sospensione delle procedure di riscossione, e al contempo potrete richiedere l’annullamento della cartella o dell’avviso bonario.

Per ottenere tale annullamento dovrete effettuare il pagamento con i relativi interessi che vi verranno comunicati direttamente dall’agente dell’Agenzia delle Entrate e di riscossione. Inoltre, vi verrà dato un bollettino per effettuare correttamente il pagamento dell’imposta dovuta.

Oltre a potersi recare direttamente agli uffici dell’Agenzia delle Entrate e di Riscossione per il ravvedimento delle cartelle Equitalia, potrete anche gestire il tutto attraverso la piattaforma online.

Collegandovi al sito dell’Agenzia delle Entrate e di Riscossione e facendo l’accesso con gli identificativi richiesti, potrete controllare la vostra situazione debitoria e al contempo richiedere il ravvedimento e pagare la somma dovuta, con uno sconto e con una percentuale d’interessi minore a quella che verrebbe applicata normalmente.

Grazie alla procedura online è possibile pagare immediatamente l’importo dovuto e gli interessi di mora, direttamente dal sito web dell’Agenzia delle Entrate e di Riscossione.