Scheda Carburante addio: solo pagamenti elettronici

scheda carburante

Per tutti i titolari di partita iva cambia la norma per i rifornimenti e diconseguenza la Scheda Carburante: non si potranno più usare i vecchi modelli cartacei con il timbro del benzinaio ma diventeranno deducibili solamente le spese per il carburante pagate con carta di credito, bancomat (carta di debito) o carta prepagata.

Scheda Carburante: cosa cambia

Questo provvedimento introdotto con la legge di bilancio del 2017 vuole porre un freno all’evasione limitando il contante per avere la massima tracciabilità per le spese riferite all’acquisto del carburante.

Cosa cambia in pratica? Il titolare di partita iva che fa rifornimento di carburante per poter dedurre l’iva e il costo è obbligato ad utilizzare un tipo di pagamento elettronico.

Il benzinaio dovrà emettere una fattura elettronica invece di apporre il vecchio timbro con firma e per farlo si dovrà dotare di pos di ultima generazione ed emettere uno scontrino-fattura. Così anche quando si effettuerà un rifornimento in postazioni self service magari nelle ore di chiusura lo scontrino emesso sarà a tutti gli effetti una fattura.

Di fatto già da tempo molti professionisti usano regolarmente la carta di credito per il pagamento del rifornimento di carburante quindi a livello di normativa per l’utente finale cambia poco se non quello che non potrà più pagare in contanti.

Il cambiamento più grande in termini di organizzazione spetta ai benzinai e alle compagnie petrolifere che devono riorganizzare la modalità di fatturazione.