L’importanza di investire nel Capitale Umano

capitale umano

di Matteo Biancolini

Negli ultimi 10-20 anni non si fa altro che parlare di Crisi: nonostante il Paese sia entrato in un nuovo ciclo economico positivo (stima Milano Finanza, NdR), la crisi è ancora utilizzata come motivazione principale da parte di una fetta importante di persone che faticano a trovare la propria strada lavorativa o che vedono il loro business erodersi quotidianamente, chiedendosi ogni giorno come si possa uscire dalla situazione di stallo dove si trovano.

Come uscire dalla Crisi

Viene quindi da chiedersi come abbiano fatto alcune persone, nonostante questi lunghi anni bui, a sviluppare attività imprenditoriali che hanno fatturato cifre importanti e a trovare lavori interessanti e remunerativi. 

Hanno improvvisamente avuto un’idea geniale? Avevano la conoscenza nell’ufficio giusto? O forse si è semplicemente trattato di fortuna? Mi dispiace, ma credo che non si tratti di nessuna di queste ipotesi.

Non sarà che magari hanno investito fortemente e costantemente sull’unica fonte in grado di garantire sicurezza lavorativa, stabilità finanziaria e crescita personale?

La verità è che per creare un business o una professione di successo che sia contemporaneamente remunerativa e soddisfacente esistono diverse forme di investimento.

Investire nel Capitale Umano

Quella che però presenta in assoluto il più alto tasso di rendimento è decisamente l’investimento in Capitale Umano.

L’OSCE definisce il Capitale Umano come l’insieme di conoscenze, competenze, abilità ed emozioni acquisite da un individuo durante la sua vita e finalizzate al raggiungimento di obiettivi sociali ed economici, singoli o collettivi.

Insomma, chi ha un Capitale Umano che genera valore aggiunto per se e per gli altri può accedere a lavori più soddisfacenti e remunerativi in qualsiasi contesto economico, normativo e lavorativo. E questo è ancora più vero oggi dove la quantità di prodotti e servizi presenti sul mercato di certo non manca.

Qualità dell’offerta e competenze specifiche

Ciò che invece manca è la qualità dell’offerta, fatta di competenze specifiche in grado di elevare un business o un’attività lavorativa sopra la massa indistinta dei suoi molteplici cloni.

Infatti, se è vero che c’è un’offerta indiscriminata di aspiranti parrucchieri, commercialisti, social media manager, etc, spesso costretti a farsi concorrenza con prezzi al ribasso per recuperare un po’ di lavoro, quello di cui abbiamo veramente bisogno sono professionisti di valore che vadano oltre la mera esecuzione della loro professione, per farsi carico della risoluzione del problema di chi hanno di fronte.

Ad esempio potresti cercare chi ti taglia i capelli al prezzo più basso in circolazione.

Oppure potresti andare da un professionista che fa un’analisi della conformazione della tua testa, ti aiuta a capire quali prodotti utilizzare per rinforzare i tuoi capelli e ti consiglia come evitarne o rallentarne la caduta.

Quanto saresti disposto a pagare per questa seconda opzione?

Così come ci sono diversi social media manager che conoscono molto bene il funzionamento delle principali piattaforme di advertising.

Ma quanti di questi sono in grado di costruire una vera campagna pubblicitaria che sappia comprendere i reali bisogni dei potenziali clienti e che siano in grado di utilizzare lo strumento per creare una relazione forte e duratura con la propria audience?

capitale umano

Così come potresti tranquillamente entrare nella filiale della banca sotto casa o ad una banca online o ancora affidarti all’assicuratore di famiglia per investire i tuoi risparmi.

Ma come fai a sapere quanti soldi devi investire e quanti devi tenere sul conto? O se stai pagando delle commissioni nascoste su un prodotto che ti hanno consigliato ma che non è adatto alle tue esigenze?

Quanti professionisti conosci che ti aiutano a risolvere tutti i problemi di gestione del tuo denaro, invece che soffermarsi solamente sul prodotto di investimento da venderti?

Purtroppo però questo è uno di quei classici ragionamenti contro-intuitivi, cioè difficili da fare, in quanto è molto più semplice abbandonarsi a veloci semplificazioni (in Italia c’è “la crisi”), spesso completamente sbagliate.

Ma se ci rifugiassimo in questa sterile retorica rischieremmo di commettere un grosso errore di valutazione.

Livelli di Capitale Umano

Infatti, come potremmo essere in grado di spiegare che esistono professionisti che, dopo aver lavorato in media 14 ore al giorno, sono costretti a mettere appuntamenti anche al sabato mattina perché non riescono a soddisfare le richieste di tutte le persone che chiedono il loro aiuto, mentre altri, schiacciati dal peso di tasse e costi, si devono affidare alle piattaforme di ricerca clienti perché il telefono non squilla mai?

Come spieghiamo la differenza tra il lavoratore della gig economy che corre tutto il giorno in bicicletta per 5€ lordi a consegna e quello che ha coraggiosamente costruito un suo business online e riceve continuamente contatti su LinkedIn da parte di persone interessate a collaborazioni ben retribuite?

Come spieghiamo la differenza tra un ragazzo che senza un titolo di studio spendibile e dopo diversi tentativi non andati a buon fine fa domanda per uno dei 3 posti del concorso pubblico all’INPS insieme ad altre 3.000 persone, ed uno che prima della laurea viene contattato direttamente per un posto di lavoro con stipendio e benefit del 30% più alti rispetto alla media?

La verità è che la differenza si spiega grazie al livello di capitale umano messo in campo.

Maggiore è l’investimento in formazione, competenze ed esperienze ad alto valore aggiunto, maggiori saranno le probabilità di poter accedere a lavori ed opportunità interessanti, remunerative e soddisfacenti.

La domanda di prodotti e servizi di qualità non calerà mai, motivo per cui investire sul proprio capitale umano, cioè sulle proprie competenze, è la vera ed unica chiave per poter aprire le porte di un lavoro, una professionalità ed un business di successo.

E visto che si parla di investimento, anche facendo un paragone con quello in Capitale Finanziario, il Capitale Umano vince a mani basse.

Un aumento di stipendio continuativo, i profitti derivanti da un’attività imprenditoriale o il fatturato derivante da una parcella più alta rappresentano un ritorno nettamente più alto rispetto a quanto si può ottenere con un portafoglio di investimenti finanziari.

In termini di risultato ottenuto, investire in Capitale Umano offre un rendimento garantito, stabile e duraturo nel tempo, oltre che costantemente più elevato.

Per questo motivo chiunque voglia costruire e gestire un business di successo, chi voglia percorrere una libera professione remunerativa o chi voglia accedere a lavori interessanti e ad alto valore aggiunto, deve necessariamente prevedere un costante investimento sul proprio Capitale Umano.

Il risultato è una maggiore stabilità e sicurezza lavorativa, un deciso miglioramento delle proprie condizioni di lavoro e la soddisfazione di svolgere un’attività che piace perchè aggiunge valore a se stessi e alle persone che usufruiscono dei relativi benefici.


Matteo Biancolini è un Consulente Finanziario Indipendente. Dopo diversi anni nel settore finanziario nel 2016 ha lanciato il blog MyPecunia.com con l’obiettivo di aiutare risparmiatori ed investitori a proteggere e gestire correttamente il proprio denaro evitando di subire truffe, errori e i conflitti di interesse degli intermediari finanziari.