Criptovalute: il punto della situazione

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di Gianluca Ciccolunghi, founder Coinbest.

Il 2017 è stato un anno nel quale il cosiddetto mainstream ha iniziato a porre attenzione al fenomeno della blockchain e delle criptovalute tanto che il market cap globale (attualmente esistono circa 1.500 cryptocurrencies oltre ai Bitcoin) è schizzato dai circa 18 miliardi di dollari agli attuali 320 miliardi, passando per un massimo di fine dicembre 2017 di circa 820 miliardi di dollari.

Sono state lanciate anche una serie di App che sfruttano le criptovalute, come Sweat Coin.

Nel solo caso dei Bitcoin, il loro prezzo è passato da circa 800  dollari, agli attuali 8.500 dollari, arrivando ad un livello massimo di circa 20.000 dollari (sempre a fine dicembre 2017).

Nel corso della passata estate si verifica un episodio storico per la cryptocurrency più anziana: il primo Hard Fork. In termini semplicistici, la blockchain dei bitcoin  (BTC) subisce una sorta di biforcazione che ne genera una seconda.

Nascita del Bitcoin Cash

Questo accade perché la blockchain dei Bitcoin, alla luce delle crescenti transazioni, ha inziato a subire lentezze e aumenti dei costi delle fee per transazione. Per risolvere questi problemi la community degli sviluppatori si è divisa in due fazioni: la prima vuole risolvere tramite il cosiddetto segwit e la seconda invece che ritiene più opportuna una modifica più approfondita, dando così vita al Bitcoin Cash.

Altro elemento che ha caratterizzato il 2017 è stata l’esplosione del fenomeno delle cosiddette Ico (Initial Coin Offering), che in sostanza sono un vero e proprio lancio di nuove criptovalute.

Questo sistema è una sorta di crowdfunding che mira a raccogliere i fondi necessari allo sviluppo del progetto in cambio della cryptocurrencies prevenduta a un prezzo di favore. Sono nati progetti molto interessanti ma anche vere e proprie truffe, motivo per il quale le ICO sono state e sono attualmente oggetto di attenzione dei regolamentatori di diversi Stati. Ma come detto in precedenza, molti progetti nati si sono evidenziati per l’utilizzo della blockchain su mercati verticali.

Evoluzione della Blockchain

Per esempio la medicalchain, blockchain che mira alla conservazione dei dati sanitari personali in tutta sicurezza, con la possibilità di condividere selettivamente le informazioni. Anche gli EOS, potente infrastruttura per lo sviluppo di applicazioni decentralizzate, ha attirato molta attenzione. Fino ad arrivare a Bankera, una delle ultime nate che mira a diventare la nuova banca nell’era delle criptovalute. Quest’ultima ha raccolto 177 milioni di Euro nella fase di ICO.

Nel frattempo nel primo trimestre 2018 ci sono alcuni fatti salienti:

l’Unione Europea sta aumentando l’attenzione nei confronti delle nuove tecnologie, tra le quali le cryptocurrencies, questo ha portato alla pianificazione di un percorso per la creazione di un laboratorio Fintech, da realizzare entro il secondo trimestre dell’anno.

Il report identifica aree di potenziale sviluppo, inclusi chiarimenti legali sugli smart contracts, ICO (Initial Coin Offering) e altre problematiche giurisdizionali sollevate dalla tecnologia.

Mariya Gabriel, Commissario per la Digital Economy and Society, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Tecnologie come la blockchain possono essere game changers per i servizi finanziari e non solo. Abbiano bisogno di costruire e abilitare una struttura che consenta la crescita dell’innovazione e nel contempo che gestisca i rischi e protegga i consumatori“

CFTC rilascia una guida alle cripto

Recentemente il CFTC statunitense (Commodity Futures Trading Commision), ha rilasciato una sorta di guida relativa alle criptovalute, che mira a spiegare come esse possano essere acquistate, perchè sono considerate commodities e a quali tipologie di frodi bisogna stare attenti. Questa guida mira dunque a capire da un lato quali sono le potenzialità e i rischi relativi alle cripto.

Mr. Giancarlo, Presidente della CFTC, ha anche dichiarato che le istituzioni statunitensi non possono assolutamente né ignorare né ostacolare l’innovazione portata dalle cryptocurrencies, anche alla luce dell’interesse che le nuove generazioni, i cosiddetti millenials, stanno mettendo su questo fenomeno. E anche alla luce delle innumerevoli startup fin tech che stanno nascendo in questo settore.

Binance e Malta

Il 23 marzo u.s. Binance, una tra le maggiori piattaforme di trade sulle cryptocurrencies, ha dichiarato che si sposterà a Malta. La notizia è stata anche twittata dal Primo Ministro maltese, Mr. Joseph Muscat, confermando la volontà di far diventare Malta un HUB per tutte le fintech e business relative alla Blockchain in generale.

Tanto che anche  lo sviluppatore capo di uno dei progetti su blockchain più promettenti che mira al rilascio di carte di debito collegate alla blockchain e al loro token, Monaco, sta considerando l’ipotesi di spostarsi a Malta. Anche alla luce della partnership in corso con Binance. Anche il progetto TRON, recentemente ha manifestato la stessa volontà.

Già nel 2013 si era assistito ad una situazione simile a seguito del Bail-in occorso a Cipro, tanto che nell’Università di Nicosia inserì nel programma diplomi di Laurea sulla blockchain. In quelle settimane si vide peraltro schizzare il prezzo del Bitcoin, da circa 65 dollari a 250 dollari, scatenando una vera e propria corsa globale alla ricerca di un’isola sicura dove mettere i propri risparmi; di fatto uno dei vantaggi delle cryptocurrencies è quello di poterle depositare in un proprio wallet elettronico in tutta sicurezza.

Previsioni per il 2018

Il mercato delle criptovalute sta diventando sempre più interessante per i fondi speculativi. Secondo un sondaggio di BarclayHedge un quarto dei gestori Hedge fund hanno inserito in portafoglio, o hanno intenzione di farlo, le cryptocurrencies. Si stima che nel che nei primi mesi del 2018 circa 100 fondi hedge relativi alle criptovalute nasceranno solo negli USA.

Con ogni probabilità nel corso di quest’anno assisteremo ad un’entrata importante  di liquidità in tutto il comparto, addirittura superiore al 2017.


Gianluca Ciccolunghi è un esperto di criptovalute per le quali si è interessato fin dal loro esordio sul mercato.