Start up: come capire se un’idea funziona

come creare una startup

Prima di creare una start up bisogna capire se l’idea che abbiamo avuto è effettivamente valida, cioè se può avere un mercato di riferimento e fare i soldi ovvero se può trasformarsi da startup in impresa vera e propria.

Come creare una Start up che abbia successo

Perchè non dimentichiamoci che una start up non è altro un’impresa appena nata che deve riuscire a crescere e a svilupparsi e per farlo deve avere delle solide fondamenta, in questo senso anche l’iscrizione ad un’associazione di categoria come Italia Startup può aiutare a fare networking ma anche per avere consigli su come fare un business plan.

Per farlo la startup deve trovare degli investitori disposti a mettere del capitale per far crescere l’impresa e strutturarla e per investire denaro qualsiasi imprenditore deve credere ciecamente nell’investimento. Devi fare attenzione anche ai costi di gestione della tua startup, in particolare ai costi dei dipendenti che assumerai.

Per trovare un investitore che decida di far decollare la tua start up hai bisogno di compiere una serie di step iniziali, vediamo quali sono:

  • Scegliere il modello di Business adatto
  • Formare un team di lavoro
  • Realizzare un Minimum Viable Product (cioè un prodotto minimo con le caratteristiche base)
  • Verificare la risposta del mercato

Scegliere il modello di Business adatto

La tua start up deve creare valore (ovvero fare i soldi) e fare questo devi individuare subito quali sono quegli elementi imprescindibili della tua impresa. Devi costruire un modello di business, e puoi utilizzare il Business Model Canvas che rimane quello più valido oltre che quello più utilizzato.

Il Business Model Canvas è una rappresentazione visiva di tutti quegli elementi che servono per far funzionare la tua startup ed è composto da nove blocchi, il template originale può essere scaricato dal sito hugowiz.it nella sezione downloads.

Il Business Model Canvas ti servirà a schematizzare la tua idea di business, evidenziando punti di forza e di debolezza visualizzando tutto quello che può servire all’azienda che sta per nascere. E’ uno strumento da condividere con il team affinchè ciascuno possa apportare modifiche e miglioramenti perchè un’idea può essere declinata in mille modalità differenti.

Ti basti pensare che Air Bnb, Facebook e Uber non sono stati le prime startup nel loro settore, quello che li ha differenziati e ha consentito loro di emergere non è stato nè l’essere arrivati primi in quel settore nè l’idea in sè ma la qualità dell’idea applicata al mercato nella maniera giusta. I loro CEO sono oggi affermati e stimati ma all’inizio della loro carriera erano come te: giovani e motivati.

Il Business Plan

Il Business Model Canvas non è il Business Plan perchè quest’ultimo analizza solo gli aspetti puramente economici dell’impresa come le spese di avviamento, i costi e le vendite e serve a chiarire gli investimenti economici necessari per arrivare al break even.

Il Business Plan è composto da tre aree principali:

  • Il Sommario (Executive Summary, riassume in due o tre pagine le caratteristiche del progetto, il contesto del mercato, la strategia e idati economici e finanziari)
  • Il Memorandum (Investment Memorandum, è un approfondimento del Sommario ed è lungo circa 15 pagine)
  • Il Business Plan dettagliato (il cuore del business plan vero e proprio, dettagliato e preciso per un totale di circa 80-160 pagine)

Formare un team di lavoro

Si, hai capito bene, devi formare un team: da solo non riuscirai a sfondare. Devi pensare che non puoi fare tutto da solo e soprattutto che un’impresa è un lavoro corale e non un assolo. Hai un’idea che devi condividere per riuscire a perfezionarla e farla diventare un progetto serio e convincente da presentare ad un investitore. Questo perchè un investitore non valuterà mai solo l’idea ma il team che c’è dietro e che consentirà di far entrare quell’idea in produzione nel mercato. Le idee le hanno tutti e solo l’idea non basta.

Un team di lavoro è composta da 3 a 5 persone e molti suggeriscono di avere un team composto da un numero dispari per riuscire a prendere delle decisioni in caso di votazione su un argomento che altrimenti potrebbe diventare un’impasse per la startup.

Un team composto da amici ha più chance di riuscire ad avere successo e attirare le simpatie di un investitore: gli amici bypassano i problemi e si concentrano non sule singole individualità ma sul gruppo semplicemente perchè ragionano subito come un team.

Nelle fasi iniziali di una Start up si vive a stretto contatto con il team per molte ore al giorno e l’affiatamento diventa fondamentale, perchè ci si impara a conoscere veramente solo se si lavora a stretto contatto per qualche giorno o settimana.

Chi farà parte del tuo team deve crederci fino in fondo e non scoraggiarsi subito perchè all’inizio sarà molto dura: spenderete soldi e non ci saranno risultati concreti nell’immediato: datevi un anno almeno e in questo anno lavorate sodo tutti i giorni.

Realizzare un Minimum Viable Product (cioè un prodotto minimo con le caratteristiche base)

Il Minimum Viable Product non è un prototipo del prodotto che volete mettere sul mercato, perchè il prototipo ha tutte le caratteristiche complete mentre il Minimum Viable Product ha solo quelle principali (le core features) – in pratica il minimo indispensabile per funzionare: questo perchè deve testare subito e col minimo della spesa l’effettivo interesse del mercato al nuovo prodotto.

Avere un prodotto completo in tutti i dettagli sarà un problema quando avrò dei feedback da parte dei clienti e dovrò apportare delle modifiche perchè su un prodotto finito semplicemente non potrò farle e dovrò ricominciare daccapo. Gli utenti iniziali invece potranno dare degli stimli alle modifiche che porteranno ad un prodotto finale migliore perchè già testato sulle esigenze reali dell’utente.

Modifica l’idea e adattala ai feedback

Non essere geloso della tua idea ma approfitta dei feedback dei clienti e modificala adattandola a quello che loro vogliono e a ciò che serve loro nella realtà.

Questo ti darà un prodotto migliore e aumenterà le probabilità di successo sul mercato (e quindi farti fare i soldi – detto in maniera brutale).

Anche la Swot Analysis può aiutarti a capire quali sono i tuoi plus e quale i minus da correggere.

Verificare la risposta del mercato

Se hai bisogno di  trovare i finanziamenti a fondo perduto per la tua start up puoi consultare la nostra Guida. Ricorda che ci sono ottime opportunità anche nel Crowdfunding e nei fondi di garanzia per le pmi.

Ad ogni modo, una volta che avrai realizzato il Minimum Viable Product devi testarlo sul mercato per capire se il cliente è realmente disposto a spendere dei soldi per averlo – o per usarlo. I prodotti che vengono messi a confronto e testati sui clienti sono quelli che hanno una marcia in più per essere vincenti.

Ricordate che nella Silicon Valley – la patria delle Start up – solo una start up su 300 riesce ad ottenere dei fondi dagli investitori e in media ogni startup che ottiene un finanziamento ha presentato il prodotto a circa 100 investitori differenti prima di ottenere un riscontro positivo. La competizione è altissima.

Per verificare la risposta del mercato esiste una metodologia che si chiama Customer Development Approach ed è stata elaborata da Steve Blank nei suoi libri.

Il Customer Development Approach è suddiviso in quattro aree:

  • Scoperta del cliente (fase di ricerca)
  • Validazione del Cliente (fase di ricerca)
  • Creazione della Clientela (fase di esecuzione)
  • Creazione dell’Azienda (fase di esecuzione)

La Scoperta del Cliente è la prima fase, quella nella quale il vostro prodotto deve essere testato tra le persone a voi più vicine: amici, parenti, colleghi. Sembra illogico ma è un primo test che vi farà capire i primi feedback sul prodotto e vi darà un’idea di quello che potrebbero pensare i clienti finali In base a questo primo test potete apportare delle modifiche e migliorare il prodotto.

Fatto il primo test sui conoscenti, e a patto che la risposta sia stata di entusiasmo, possiamo passare a test sui clienti veri e propri.

Non basta sapere che esiste un target potenziale che diventerà cliente, bisogna capire se è disposto a spendere soldi per quello che proponiamo. In questa fase la startup deve verificare la capacità di adattarsi ad un numero di clienti in crescita organizando una rete vendita e sviluppare un piano marketing.

Il piano di azione deve essere verificato con le prime vendite ai clienti per capire come allocare il budget e quando spendere in marketing o quanto investire nella forza vendite ad esempio.